- Lunedì 5 giugno apertura con il progetto 365+1 Ritratti a Milano ideato da Leica Camera Italia per Milano PhotoWeek: il progetto vedrà 30 fotografi professionisti milanesi alternarsi per l'intera settimana su un set fotografico a cielo aperto nello spazio antistante il Leica Store Milano. Qui, a turno, realizzeranno
365+1 ritratti a coppie di persone che vivono e abitano Milanoe persone che la visitano, vi studiano, lavorano o vi passano parte del proprio tempo, con l'intento di sottolineare i valori di identità, multiculturalità, attrattività e accoglienza che appartengono alla città.
- Sempre lunedì 5 a partire dalle ore 21.00, opening serale a BASE Milano per una serata interamente dedicata ai collettivi fotografici dal mondo. Common Thinking sarà una lunga proiezione, protagonisti i gruppi di giovani fotografi rappresentanti dei progetti e dei linguaggi più significativi e contemporanei nel mondo. I collettivi sono l'alternativa alle agenzie, nuove forme di associazione che permettono ai fotografi di produrre idee e progetti, distribuirli, trovare finanziamenti. Common Thinking è curata da Cesura (collettivo italiano) per Milano PhotoWeek e ci permetterà di conoscere i francesi Fractures, i portoghesi Colectivo Photo, i peruviani Versus Photo, i serbi Kamerades, gli americani MJR. A seguire Transizioni, una delle più interessanti rassegne internazionali del film fotografico.
- Martedì 6 giugno, a partire dalle ore 18.30, ai Frigoriferi Milanesi, una serata dedicata alla fotografia africana. In contemporanea al finissage della mostra Il cacciatore bianco che include opere di Seydou Keita, Malik Sidibé e Guy Tillim, la PhotoWeek presenta, in collaborazione con il Lagos Photo Festival, la proiezione Snapshots, dedicata ai lavori dei più rappresentativi autori della fotografia africana contemporanea e realizzata appositamente per l'occasione. Saranno racconti e linguaggi di grande forza che aprono a un mondo e a un'iconografia per noi ancora sconosciuti.
- Mercoledì 7 giugno alle ore 21.00, nel chiostro di Fondazione Stelline, anteprima del documentario "Robert Doisneau: Through the Lens", di Clémentine Deroudille. Introduce la proiezione la regista. In collaborazione con CineWanted, che in occasione della Milano PhotoWeek propone una piccola rassegna cinematografica e due maratone per omaggiare alcuni tra i più grandi e conosciuti fotografi della storia.
- Giovedì 8 giugno dalle ore 16.00 in Triennale, un pomeriggio a cura di MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio. Si inizia alle 16.00 con una visita guidata alla mostra "La Terra Inquieta" per approdare a una conferenza dedicata al tema Fotografia e società: documento o espressione artistica?. Il MiBACT, dopo la prima tappa a Palermo dedicata alla fotografia, arriva a Milano in occasione della Milano PhotoWeek per attivare un incontro aperto a tutti. La sera, dalle 21.00 ancora in Fondazione Stelline per il film su Bill Cunningham e un'introduzione al prossimo PhotoVogue Festival che si terrà a novembre a Milano.
- Da venerdì pomeriggio a domenica Piazza Gae Aulenti ospiterà WIDE PHOTO FEST 17, promosso da AIF - Associazione Italiana Foto & Digital, con un palinsesto di eventi e contest, dedicati a tutti, dai professionisti agli appassionati, per vedere ma soprattutto sperimentare le nuove tecnologie messe a disposizione dai principali marchi del settore.
- Durante l'intera settimana si segnala la rassegna Archivi Aperti di Rete Fotografia, 17 archivi cittadini eccezionalmente aperti a tutti.
- Sabato 10 giugno si terrà il laboratorio per bambini organizzato dal fotografo Paolo Ventura in collaborazione con MUBA, mentre da CineWanted in Via Tertulliano parte una maratona di due giorni di film dedicati ai grandi fotografi contemporanei. In Fondazione Stelline alle 18.00 i talk a cura di Sky Arte HD in occasione del lancio della seconda edizione di Master of Photography.
- Infine, domenica 11 giugno, nell'area di Porta Nuova, il progetto 'ponte' tra la Milano PhotoWeek e la Milano ArchWeek dal titolo Milano Open Portrait, promosso dalla Fondazione Riccardo Catella nell'ambito della Porta Nuova Smart Community e curato dal fotografo e artista Antonio Ottomanelli: installazione "a sorpresa" che coniuga fotografia e architettura.
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