FRANCO DONAGGIO URBIS
Quando la fotografia affronta il tema del paesaggio urbano, sembra quasi che voglia raccontare una città attraverso la descrizione minuziosa e realistica delle sue vie, delle sue piazze, dei suoi edifici. I due possibili risultati di questa visione portano a una sottolineatura di gusto romantica delle atmosfere oppure, sul versante opposto, a una ricerca rigorosa del senso architettonico che il fotografo sa cogliere. Ma le città sono ben più di quanto appaiono come sanno i poeti che le hanno cantate, i pittori che le hanno descritte, i progettisti che le hanno immaginate e, talvolta, gli stessi abitanti che le hanno vissute. Tutto questo non è sfuggito a Franco Donaggio, un autore capace di usare la duttilità della fotografia per costruire un mondo diverso, ricco di fascino e di fantasia con evidenti e dichiarati richiami allo spirito innovativo delle Avanguardie Storiche, dal Futurismo al Costruttivismo passando per il Surrealismo. C'è un senso di leggerezza nel modo con cui il fotografo italiano si pone di fronte alla realtà confusa e rumorosa di una città ed è grazie a tale leggerezza che costruisce strutture articolate e complesse come pensieri, composizioni ardite come sogni. Il fotografo non si sofferma a descrivere la città ma ne indaga il carattere più nascosto che solo la fantasia può cogliere: è come se volesse prendere per mano l'osservatore per condurlo fino alle soglie della sua visione dove le impalcature dei lavori di restauro sono torri che svettano e i teli che coprono le facciate dei monumenti schermi su cui si proiettano le immagini di un passato che non possiamo dimenticare perché, sembra ricordarci Franco Donaggio con questa sua bellissima indagine fotografica, in una città ci sono sempre i segni della storia che è stata ma anche le anticipazioni di quella che sarà.
Franco Donaggio, Chioggia 1958
Si avvicina giovanissimo alla fotografia, incuriosito dalle potenzialità del mezzo come fonte di 'racconto'. Donaggio opera a Milano come fotografo e artista dal 1979. Fin dai primi anni della sua attività professionale Donaggio privilegia e approfondisce la ricerca tecnica in ogni aspetto della fotografia; dalla camera oscura allo studio della luce nelle loro infinite possibilità estetiche, arrivando presto alla libertà espressiva che oggi più lo caratterizza nel panorama della fotografia contemporanea. Nel 1992 gli viene conferito il premio 'Pubblicità Italia' per la fotografia professionale di still life. Nel 1995 Donaggio realizza il suo primo importante progetto fine art intitolato Metaritratti che lo vedrà vincitore nel 1996 del 'Kodak Gold Award' Italiano per la fotografia di ritratto. Donaggio dedica sempre maggiore attenzione alla fotografia d'autore e avvia rapporti di collaborazione con galleristi italiani, europei e americani che lo porteranno ad essere presente tra i più importanti eventi d'arte fotografica internazionali: Art Miami, Photo L.A, Los Angeles; AIPAD show, New York; Art Fair, Chicago. L'artista ha realizzato molti progetti, pubblicato in varie riviste, esposto in diverse gallerie e musei in Italia e all'estero, tra le più recenti: Manege Museum, San Pietroburgo; 54° Biennale di Venezia; Museo Marliani Cicogna, Busto Arsizio (Va); Museo la Civitella, Chieti; CAMeC centro d'arte Moderna e Contemporanea, La Spezia; Forte di Bard, Valle d'Aosta; Museo Civico di Chioggia (Ve), ed altri.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. Donaggio è stato visiting professor all'Accademia di Brera; all'università Cà Foscari di Venezia; all'Istituto Italiano di fotografia di Milano, e commissario di tesi all'Istituto Europeo di Design di Milano.
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