- Vittoria italiana nelle categorie Persone e Sport della sezione Professionisti
Altri due secondi posti e tre terzi posti per il “Bel Paese”
-
Svelati anche i nomi dei vincitori dell’Iris
d’Or/Fotografo Professionista dell'anno, delle altre categorie
Professionisti e dei vincitori assoluti dei concorsi Giovani e Student
24
aprile: Oggi la Giuria d'onore dei Sony World Photography Awards 2015,
il maggiore concorso fotografico al mondo, ha conferito il titolo di
Fotografo dell'anno per le categorie Sport e Persone rispettivamente a
Riccardo Bononi e Giovanni Troilo.
Con
altri cinque riconoscimenti ottenuti nelle categorie Professionisti fra
secondi e terzi posti, l'Italia è stata in assoluto la nazione con il
maggior numero di vincitori.
I fotografi italiani premiati sono:
-
Giovanni Troilo, Fotografo dell'anno - Persone
-
Riccardo Bononi, Fotografo dell'anno - Sport
-
Massimo Siragusa, 2° posto, Architettura
-
Alessandra Bello, 2° posto, Arte e cultura
-
Antonio La Grotta, 3° posto, Architettura
-
Annalisa Natali Murri, 3° posto, Storia Contemporanea
-
Giulio di Sturco, 3° posto, Paesaggio
Alla
cerimonia di gala, tenutasi a Londra alla presenza dei maggiori
esponenti del panorama fotografico internazionale, Riccardo Bononi e
Giovanni Troilo hanno ricevuto i rispettivi premi, oltre a
un'attrezzatura fotografica digitale di Sony di ultima generazione. .
Le opere vincenti saranno esposte alla mostra legata ai Sony World
Photography Awards 2015 alla Somerset House di Londra e saranno
pubblicate nell'edizione 2015 del catalogo della manifestazione.
Giunti
all'ottava edizione, i Sony World Photography Awards sono il più grande
concorso fotografico a livello globale e presentano ogni anno i
migliori scatti da tutto il mondo, coprendo un'ampia gamma di generi.
L'iscrizione al concorso, aperto a fotografi di qualsiasi livello, è
completamente gratuita: talenti emergenti partecipano accanto ad artisti
affermati, in quella che è ormai una delle vetrine più autorevoli.
Le
giurie internazionali vantano tra i propri membri esperti di chiara
fama, per un concorso che assicura visibilità, credibilità e notorietà
non soltanto ai vincitori, ma anche agli altri finalisti. L'edizione
2015 ha registrato un numero di iscrizioni senza precedenti: con 183.737
immagini provenienti da 171 Paesi, i Sony World Photography Awards si
riconfermano il più grande concorso fotografico al mondo.
Giovanni Troilo, Fotografo dell'anno - Persone
Originario
di Putignano, Giovanni Troilo ha lavorato nel mondo dell'editoria, nel
cinema e nella pubblicità e ha iniziato a occuparsi di fotografia da
adolescente. In merito alla sua premiazione, Giovanni Troilo ha
dichiarato: “Sono molto fiero del premio che ricevo dalla World
Photography Organization e da questa Giuria. Ringrazio loro e la
straordinaria gente di Charleroi”.
Troilo descrive così la raccolta vincitrice, "La Ville Noire - The Dark Heart of Europe": "Questa
serie costituisce un vero e proprio ritorno alle origini nella storia
della mia famiglia, che nel 1956 ha lasciato l'Italia per Charleroi, per
lavorare nel settore dell'acciaio. Ora, dopo che due generazioni sono
riuscite a farsi strada nella terra promessa, tutto è cambiato: ci
troviamo di fronte a un bivio in cui popolazioni diverse, un tempo unite
dalla condivisione delle stesse esperienze lavorative, ora si ritrovano
a non avere più nulla in comune perché il lavoro stesso non c'è più.
Oggi lo disagio sociale è entrato nelle vite dei cittadini. Le strade,
un tempo in pieno sviluppo e pulite, oggi appaiono desolate e
abbandonate. Le fabbriche stanno chiudendo e la vegetazione spontanea
sta ingoiando le vecchie aree industriali. In un contesto del genere,
pratiche sessuali perverse e malate, odio razziale, obesità nevrotica e
abuso di psicofarmaci sembrano essere l'unico modo per sopravvivere al
malessere endemico."
Riccardo Bononi, Fotografo dell'anno - Sport
Ricercatore
di antropologia culturale all'IRFOSS di Padova, Bononi si pone
l'obiettivo di conciliare il suo lavoro con la fotografia
documentaristica.
Parlando della serie "Las Valkyrias de Bolivia", premiata ai Sony World Photography Awards 2015, afferma:
“Ho accolto la notizia della vittoria con tanta felicità quanta
sorpresa. Il premio, oltre a essere un importantissimo traguardo
personale, rappresenta anche un grande riconoscimento per un intero modo
di intendere la fotografia, uno strumento di documentazione da abbinare
a un approccio antropologico e partecipativo.”
Massimo Siragusa, 2° posto, Architettura
Nato
a Catania, Siragusa vive a Roma dove lavora come fotografo e insegnante
allo IED (Istituto Europeo di Design). Il suo lavoro "Lo Spazio
Condiviso" raffigura gli spazi di numerose associazioni italiane sparse
dal Nord al Sud del Paese, con l'obiettivo di mostrare l'evoluzione e la
complessità della società italiana.
Alessandra Bello, 2° posto, Arte e cultura
Alessandra
Bello, fotografa friulana di architettura e paesaggi, è stata
selezionata per la serie "Sight's Blue Sense". A proposito del suo
lavoro afferma: "Al giorno d'oggi, non ci sono più confini a
dividere Stati, città e culture, ogni cosa si mescola. Queste fotografie
sono concepite come un patchwork in grado di riflettere questo mix, in
cui è difficile distinguere quello che è reale da quello che non lo è,
perché ogni elemento è posto sullo stesso piano."
Antonio La Grotta, 3° posto, Architettura
La
Grotta insegna reportage e fotografia di eventi allo IED (Istituto
Europeo di Design) e gestisce la galleria d'arte contemporanea NOPX di
Torino. Il suo lavoro è conosciuto in tutto il Paese. Nella serie
"Paradise discotheque", punta lo sguardo sulle discoteche abbandonate
del Nord Italia e afferma: "Il mio scopo non è documentare il
territorio e le sue trasformazioni. Mi piace fotografare tutto quello
che non si vede a una prima occhiata, tutte le suggestioni che un luogo
può ispirare, seppur velatamente."
Annalisa Natali Murri, 3° posto, Storia contemporanea
Annalisa
Natali Murri, residente a Bologna, si è avvicinata alla fotografia
durante gli studi di ingegneria edile e ora si concentra su progetti
personali e documentaristici. La serie "Then The Sky Crashed Down Upon
Us" è stata realizzata nell'aprile 2014, un anno dopo la tragedia del
Rana Plaza a Savar (Bangladesh). Le fotografie in bianco e nero
ritraggono tutti coloro che sono stati colpiti dal disastro.
Giulio di Sturco, 3° posto, Paesaggio
Vincitore
ai Sony World Photography Awards nel 2009 e fra i finalisti nel 2011,
il pluripremiato fotografo freelance di Sturco ha collaborato con le
maggiori ONG e organizzazioni umanitarie in gran parte dell'Asia e
dell'Africa. La serie "Ganges, Death of a River" vuole analizzare a
fondo la contraddizione irrisolta fra uomo e ambiente: l'irresponsabile
intervento umano distruggerà definitivamente il Gange o si può ancora
sperare in un cambiamento?
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