Canale (CN), 9 maggio 2018. Dopo il clamoroso successo di Roero Days 2018, l'evento che lo scorso aprile ha previsto tour e degustazioni di oltre 350 vini di 76 cantine, torna un'altra interessante iniziativa promossa dal Consorzio di Tutela Roero, che celebra le bellezze incantate del territorio. La Sala Mostre del Palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino ospiterà, infatti, la mostra fotografica personale dell'autore Carlo Avataneo: 34 fotografie che raccontano la straordinaria zona piemontese dalle sorprendenti sfaccettature attraverso i suoi vigneti, le rocche, i castelli, il lavoro e le tradizioni. Un territorio dove la fiorente coltivazione della frutta (pesche, fragole, ciliegie, albicocche, mele e pere) e la moderna viticoltura, con il nebbiolo, il barbera e l'arneis, fanno volare in alto il nome del Roero nel mondo.
La mostra, dal titolo "Roero", ospitata dalla Regione Piemonte, sarà inaugurata alle 18.00 venerdì 11 maggio e potrà essere visitata tutti i giorni fino al 27 maggio, dalle 10.00 alle 18.00. All'evento saranno presenti Francesco Monchiero, Presidente del Consorzio di Tutela del Roero, che ha promosso l'iniziativa, e l'autore Carlo Avataneo: insegnante di Lettere, giornalista pubblicista, fotografo premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali (nel 1999 è stato insignito del premio "Giardini Hanbury" dal Grinzane Cavour) è autore di libri e calendari fotografici, come il Calendario Avataneo giunto alla XXXII edizione.
"Con le iniziative organizzate quest'anno - spiega Francesco Monchiero, Presidente del Consorzio di Tutela Roero – vogliamo rendere omaggio al Roero e richiamare il pubblico ad ammirare e apprezzare un territorio unico per conformazione geologica, le Rocche. Nella nostra area, inoltre, il paesaggio è arricchito da una grande biodiversità sia in vigneto che nelle altre coltivazioni.".
Gli scatti di Avataneo testimoniano un ambiente agricolo ancora autentico, legato alle tradizioni, in cui la mano del contadino si inserisce con armonia, come i filari di vite ordinati sotto la neve o le schiere di alberi fioriti. Geologicamente il Roero si può definire un dono del Tanaro, il grande affluente del fiume Po che segna per un buon tratto il confine meridionale con le Langhe: è all'origine della morfologia del territorio, costituito in prevalenza da terreni sabbiosi e marne sciolte, e dà vita al suggestivo spettacolo delle Rocche, singolare fenomeno di natura erosiva e alluvionale originatosi circa 200.000 anni fa e oggi ben visibile sotto forma di una profonda spaccatura che taglia l'intero territorio roerino per una lunghezza di una decina di chilometri.
Informazioni: – info@consorziodelroero.it
L'autore: Carlo Avataneo – Carmagnola (TO)
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