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giovedì 20 luglio 2017

NIKON: fotocamere subacquee, action cam e reflex per ogni tipo di vacanza!

Tante esigenze diverse ma un obiettivo comune: avere indimenticabili foto e video delle vacanze, magari da condividere subito con gli amici.



Per questo motivo Nikon propone una macchina fotografica adatta a tutti:
  • la Nikon Coolpix W100 è la compatta divertente e colorata ideale per tutta la famiglia.  
Subacquea fino a 10 m e resistente alla polvere e alla sabbia, è dotata di SnapBridge e ha un prezzo suggerito al pubblico di 169,00 Euro
 
  • la Nikon Coolpix W300 è perfetta per gli amanti dell'avventura: subacquea fino a 30 m e super resistente, è dotata di SnapBridge e di GPS/GLONASS/QZS, per geolocalizzare gli scatti e documentare i viaggi con facilità.
Prezzo suggerito al pubblico: 459,00 Euro
 
  • la KeyMission 360 è la action cam per chi desidera fotografare in ogni condizione: impermeabile fino a 30 m, resistente agli urti e indossabile, grazie a due luminosi obiettivi NIKKOR grandangolari registra Video 4K/UHD a 360°.
Prezzo suggerito al pubblico: 499,00 Euro
 
  • la Nikon D3400 è la reflex entry level adatta anche a chi è alle prime armi. Dotata di SnapBridge, registra Video Full HD e, grazie alle dimensioni ridotte, può essere portata ovunque.  
Prezzo suggerito al pubblico: 629,00 Euro in kit con AF-P 18-55 VR + SD 8GB Lexar Premium300x. 
 
  • la Nikon D750 è la reflex per chi cerca il massimo. Veloce, versatile e agile, offre prestazioni professionali grazie al sensore FX da 24,3 MP, all'ampio intervallo ISO e al sistema AF a 51 punti.  


Prezzo suggerito al pubblico: 2.190,00 Euro (solo body + Lexar SD Pro 633x 16GB).




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martedì 18 luglio 2017

Torna Autofocus: il premio dedicato ai giovani artisti italiani ed europei promosso dall'azienda torinese Vanni

Il premio Autofocus: 8 anni di arte emergente a Torino, dall'Italia e dall'Europa
Al via la 9a edizione di AUTOFOCUS, il concorso internazionale di VANNI occhiali
dedicato ai giovani artisti e alla libera creatività, con il patrocinio del GAI.

Il progetto prevede 4 premi destinati a 4 ambiti artistici differenti: per la realizzazione
di un progetto espositivo, di una performance, di un video e di una mostra fotografica.

Per partecipare al concorso è necessario inviare il proprio progetto entro le ore
24 del 10 settembre 2017.

I premi sono rivolti a qualsiasi tipo di linguaggio e contaminazione senza preclusioni di genere,
tecnica e pratica.
Il concorso dal 2009 ha premiato Federica Gonnelli, Giulia Bonora, Francesco Fossati, Cosimo
Veneziano, il duo Macchieraldo/Palasciano, Simone Bubbico e Irene Pittatore, Francesca Arri,
Maarit Mustonen, Giuliana Storino, Neza Agnes Momirski, Milena Rossignoli, Irene Dionisio, Lorenzo
Abbatoir, Paolo Bandinu.

Un concorso d'arte ideato per premiare la ricerca dei giovani artisti esordienti, per sostenere
le pratiche più dinamiche del panorama artistico giovane italiano ed europeo e offrire loro
un'occasione di confronto e visibilità. Autofocus è il premio nato nel 2009 che, proprio come
la messa a fuoco della macchina fotografica, vuole inquadrare con nitidezza l'universo
contenuto nello sguardo dell'artista, per raccogliere il racconto sulla sua dimensione
soggettiva, il suo mondo, la sua visione.

Il premio è promosso dal marchio di occhiali torinese VANNI: un'opportunità per tenere vivo e
vibrante il legame con la creatività contemporanea. Un interesse per l'arte genuino e non uno
stratagemma inventato come leva di marketing, piuttosto un modo di pensare la creatività
come lo spazio di libertà nel quale si muovono, con modalità e pratiche diverse, l'ispirazione
mirata alla creazione di un oggetto di design e quella che troverà realizzazione in un'opera
d'arte.
Oggi alla nona edizione, Autofocus, destinato a giovani artisti e creativi di talento, è un concorso
internazionale ed è promosso in collaborazione e con il patrocinio del GAI - Associazione per il
Circuito dei Giovani Artisti Italiani. 



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martedì 11 luglio 2017

NIKON: ecco il nuovo teleobiettivo Zoom AF-P NIKKOR 70-300mm ED VR

Rapido. Nitido. Straordinario.
È il nuovo teleobiettivo Zoom AF-P NIKKOR 70-300mm ED VR.
Torino11 luglio 2017 – Nital S.p.A. è lieta di offrire ai fotografi sportivi, naturalisti e di viaggio la possibilità di ottenere a mano libera scatti tele spettacolari, grazie al nuovo AF-P NIKKOR 70-300mm f/4.5-5.6E.
Questo nuovo obiettivo con elemento in vetro ED e stabilizzazione ottica Nikon VR (Vibration Reduction) offre un autofocus molto veloce e il modo SPORT VR, che consente di "arrivare" dritti all'azione senza sacrificare la nitidezza. La struttura più leggera e resistente alle intemperie, inoltre, permette a questo nuovo prodotto NIKKOR di essere utilizzato in qualsiasi condizione atmosferica.
Dall'espressione del vincitore di una gara al momento in cui gli uccelli spiccano il volo, l'ultima versione di questo teleobiettivo zoom in formato FX permette di realizzare fotografie e filmati straordinari in ogni situazione. Come tutti gli obiettivi AF-P NIKKOR, è dotato di un motore di messa a fuoco ad impulsi con tecnologia Nikon, che consente di mettere a fuoco i soggetti in maniera rapida e silenziosa. La stabilizzazione ottica VR è ancora più veloce, discreta ed efficace. L'AF-P NIKKOR 70-300mm f/4.5-5.6E si caratterizza anche per il modo SPORT VR, ereditato dagli obiettivi professionali NIKKOR. Perfetta per riprendere le azioni dinamiche, questa modalità consente ai fotografi di seguire in maniera affidabile i soggetti in movimento, anche nel caso di azioni imprevedibili. Caratteristiche ereditate dagli obiettivi professionali NIKKOR sono anche il diaframma a controllo elettromagnetico, per esposizioni più omogenee e precise con frequenze fotogrammi in rapida sequenza ed i selettori del modo di messa a fuoco A/M e M/A per controllare l'esclusione della messa a fuoco manuale semplicemente girando l'anello di messa a fuoco. Il modo di messa a fuoco A/M è meno sensibile per evitare il passaggio accidentale al modo manuale.
Nikon dichiara: "Il nuovo obiettivo AF-P 70-300mm offre una vasta gamma di possibilità per le riprese tele operate a mano libera. Per tradizione, Nikon ha conservato la capacità di integrare la rinomata tecnologia professionale in obiettivi più economici e questa nuova ottica zoom ne è la prova più lampante. Funzioni professionali, come il modo SPORT VR e l'esclusione della messa a fuoco manuale M/A sono fondamentali ed essenziali per i fotografi che riprendono in condizioni difficili".
Un aggiornamento di rilievonuove funzioni dell' AF-P NIKKOR 70-300mm f/4.5-5.6E ED VR
Maggiore flessibilità: questo teleobiettivo zoom 70-300mm (105-450mm se utilizzato su una fotocamera SLR Nikon in formato DX) adesso è dotato di una distanza minima di messa a fuoco di 1,2m nell'intera escursione zoom e di un rapporto di riproduzione massimo di 0,25x. 
Motore di messa a fuoco AF-P: per un autofocus rapidissimo e discreto. Consente di registrare sequenze video senza che sia avvertibile alcun disturbo meccanico.
Sistema avanzato di stabilizzazione ottica Nikon VR: consente di eseguire riprese con tempi di posa fino a 4,5 stop più lenti rispetto a quanto sarebbe altrimenti possibile.¹ 
Modo SPORT VR: assicura un'immagine del mirino più stabile e risulta estremamente utile durante le riprese di azioni dinamiche a velocità eccezionalmente elevate o quando si esegue una ripresa ad inseguimento di "panning".
Struttura resistente alle intemperie: ogni parte mobile del barilotto dell'obiettivo è sigillata per assicurare la protezione da polvere e gocce d'acqua.
Diaframma con nove lamelle a controllo elettromagnetico: garantisce il controllo costante dell'esposizione automatica anche durante riprese ad alta velocità. Le lamelle del diaframma circolare consentono di ottenere anche un effetto bokeh graduale e naturale.
Controllo totale grazie ai selettori del modo di messa a fuoco A/M e M/A: l'anello di messa a fuoco e l'anello zoom sono dotati di un rivestimento zigrinato che consente un'impugnatura salda per un controllo più stabile.
NOTE:
1 In base agli standard CIPA.


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Fondazione SoutHeritage + Museo della Fotografia Pino Settanni per “FotoMuseum”

F o n d a z i o n e S o u t H e r i t a g e p e r l' a r t e c o n t e m p o r a n e a 


Dalla volontà di fare rete con altre realtà del territorio e dalla propensione alla collaborazione e alla condivisione che da sempre contraddistingue le attività SoutHeritage, la fondazione, in una delle fasi più dinamiche della città di Matera (Capitale Europea della Cultura 2019), curerà un calendario di appuntamenti dedicati alla fotografia e alla dinamizzazione e reinterpretazione della collezione del Museo della Fotografia – Pino Settanni, nato dalla passione collezionistica di Giovanni Viceconte e Margherita Arena con la preziosa direzione artistica di Monique Gregory Settanni.

Alla base del sodalizio la volontà condivisa del museo e della fondazione, di farsi promotori di nuove sinergie e strategie istituzionali e di condividere expertise e risorse allo scopo di arricchire e attivare collaborazioni con altre realtà nazionali e internazionali, nella convinzione che l'apertura al confronto e alla condivisione costituisca un'occasione di crescita.

La collaborazione tra la Fondazione SoutHeritage e il Museo della Fotografia Pino Settanni conferma questa attitudine che diventa il punto di partenza per una serie di appuntamenti dedicati al medium della fotografia e alla sensibilizzazione del pubblico, grazie ad un articolato programma di mostre dedicate a significativi autori contemporanei nazionali e internazionali.

Supportato da un palinsesto di attività collaterali come conferenze, tavole rotonde e seminari, organizzati anche grazie all'importante collaborazione dell'Archivio Storico Istituto Luce di Roma, il calendario espositivo del progetto "FotoMuseum" si pone come piattaforma privilegiata di dialogo e approfondimento sul ruolo fondamentale che rivestono le immagini all'interno della nostra cultura e sulla fotografia intesa come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo.

Nei suggestivi spazi di Palazzo Viceconte (complesso architettonico di pregio e rilevanza situato nel cuore dei Rioni Sassi - Patrimonio Unesco) la fotografia, come arte e pratica, sarà scandagliata non solo come genere dell'arte ma come categoria dell'immagine al centro della sensibilità del nostro tempo.


Museo della Fotografia Pino Settanni
Palazzo Viceconte
Via S. Potito 7 – Rioni Sassi
75100 Matera


Fondazione SoutHeritage
Piazza Duomo - Recinto Castelvecchio 2
75100 Matera
T / F + 39 0835 240348



Piazza Duomo / Recinto Castelvecchio 2, 75100 Matera

lunedì 10 luglio 2017

Manu Invisible e Alessio Cabras, viaggio nei Balcani.


Manu Invisible e Alessio Cabras,
viaggio nei  Balcani. 
  Di Marco Peri

L'artista Manu Invisible accompagnato dal fotografo Alessio Cabras ha compiuto un viaggio nelle terre dei Balcani che negli anni '90 sono state territorio dello scontro crudele
e feroce della guerra.

Un progetto di ricerca artistica per vivere la realtà di un paese in cambiamento che ha superato il dramma della guerra ma che ancora ne conserva le tracce.
Per i due giovani artisti questo viaggio significa sopratutto mettersi in ascolto, osservare per conoscere e cercare di capire.

Il viaggio comincia a Sarajevo ma è Srebrenica la loro meta, la piccola città di confine e di contrasti, immersa in un territorio montuoso di grande fascino naturalistico ma segnato indelebilmente nella memoria collettiva dal doloroso ricordo del massacro del 1995 quando fu teatro del peggiore genocidio dopo la seconda guerra mondiale.


Srebrenica fino agli anni 90 è stata un territorio di benessere con circa 40mila abitanti ma ha subito un forte spopolamento durante la guerra e anche più di recente quando molti giovani hanno deciso di emigrare in cerca di fortuna.

Oggi Srebrenica è un luogo che cerca riscatto con la volontà di guardare oltre. La città che si presenta ai due artisti è un luogo popolato da gente di buona volontà, ci sono tanti giovani che resistono e che sognano di far crescere qua i propri figli.

 

La rete di contatti costruita dall'Italia da Alessio Cabras e Manu Invisible prima della partenza è un ponte per interagire con la comunità locale. La loro permanenza a Srebrenica è costellata di scoperte e d'incontri, primo fra tutti quello con Irvin Mujčić che li ha accolti nella sua casa e accompagnati alla scoperta della città e delle sue contraddizioni rispondendo

a tutti i loro interrogativi e curiosità.

Irvin è un giovane brillante che ha ideato un progetto ambizioso per la sua comunità, sta coinvolgendo le comunità che abitano nei piccoli villaggi intorno a Srebrenica per recuperare alcuni edifici abbandonati e segnati dalla guerra per trasformarli in strutture ricettive diffuse che possano accogliere un nuovo turismo. 

Non più quello macabro di chi arriva a Srebrenica per osservare gli sfregi della guerra ma un turismo più "consapevole" che ricerca nella natura e nella storia il suo principale motivo d'interesse.
Srebrenica infatti si trova in una zona montuosa, il suo nome significa "miniera d'argento", il paesaggio rurale nel quale è immersa è dominato dal verde delle campagne e dei boschi, un verde con così tante sfumature da procurare meraviglia.

Le opere:

In un muro che costeggia una delle principali vie di collegamento nel centro di Srebrenica, simbolicamente nei pressi di una scuola elementare, l'opera che Manu Invisible ha regalato alla città di Srebrenica si presenta con un messaggio essenziale e profondo.

L'opera si staglia in due blocchi di lettere cubitali spezzati da una diagonale, due blocchi che si rimettono insieme per dare senso alla parola "CBИJEST."

Si legge "SVIJEST" che in serbo/bosniaco significa "consapevolezza",

Il lettering di dimensioni imponenti comincia con i caratteri cirillici della lingua serba ma il testo continua in caratteri occidentali. Un doppio alfabeto per la stessa parola, uno standard comune in questo territorio dove le lingue si mescolano, ma anche un messaggio che parla della necessità di dialogo. 

La frattura diagonale con cui il testo è diviso è la metafora della storia della comunità spezzata dalla guerra. Due parti che si riuniscono, il senso della parola non può non far pensare alla storia recente, alle memorie di questi luoghi, ma è anche uno sguardo al tempo presente e più di tutto un auspicio per il futuro.

C'è la consapevolezza dell'esperienza che il conflitto ha lasciato nella comunità e accanto la consapevolezza che può esserci un altro avvenire, anche grazie a tanti giovani come Irvin che lavorano per realizzare uno sviluppo sostenibile e consapevole per il turismo di questo territorio.

Il murale testuale realizzato da Manu Invisible, già di per sé di grande impatto comunicativo, si carica di nuovi sensi grazie all'intervento pittorico che dà corpo alle lettere. L'artista ha trovato nella storia della comunità e nel territorio l'ispirazione per questo intervento. La scala cromatica dell'intero lavoro si ispira alla natura circostante, al rigoglioso verde delle campagne intorno alla città e rappresenta un omaggio alla nuova attitudine turistica che il territorio vuole per sé.
Si riconosce all'interno della parola CBИJEST il paesaggio lungo il fiume Drina, il confine naturale che divide la Bosnia Erzegovina dalla Serbia. Le sponde del fiume sono il limite naturale tra due popolazioni, ma anche la soglia che le unisce.

Mentre Manu Invisible è all'opera, Alessio Cabras documenta ogni azione e raccoglie nuove immagini per un progetto fotografico sui giovani abitanti di questo luogo. Durante la realizzazione del grande intervento murale la presenza degli artisti nella piccola comunità di Srebenica non passa inosservata e sono in tanti che si avvicinano per conoscere e per seguire da vicino il processo d'esecuzione dell'opera.
Il viavai quotidiano che la presenza degli artisti suscita nella comunità diventa un'occasione per incontrare più intensamente alcuni degli abitanti di Srebrenica e conoscere le loro storie attraverso l'obiettivo fotografico di Alessio Cabras.

Il murale nei pressi della scuola non è l'unica opera realizzata da Manu Invisible per Srebrenica, un secondo lavoro domina dall'alto la parte più vecchia della città e si affaccia verso la nuova moschea che sorge sulle fondamenta di una più antica oggi distrutta.
Un intervento di grande impatto visivo, dipinto su un muro di mattoni di una costruzione mai abitata, che recita semplicemente la parola "DIALOGUE". Dialogo.
L'artista con il suo stile inconfondibile combina il lettering con aspetti pittorici creando un'unione dei principali simboli religiosi all'interno della parola stessa.
Il risultato è un efficace metafora per un tema più che mai attuale nel nostro tempo dominato dai contrasti religiosi.
Il dialogo infatti è la principale possibilità per superare e risolvere positivamente ogni conflitto.

L'artista utilizza il linguaggio essenziale della parola, ed alcune lettere si trasformano in simboli per caricare di potenza comunicativa il messaggio.
Alcune lettere della parola "dialogue" diventano la croce, la stella di Davide e la mezza luna che coesistono insieme nella parola DIALOGUE.
L'undici luglio ricorre l'anniversario del massacro di Srebrenica, sono trascorsi 22 anni da quella tragedia che impressionò il mondo intero. Quest'anno i bambini della scuola elementare e tutta la comunità di Srebrenica, così come i turisti che la visiteranno potranno riflettere e guardare avanti anche osservando le opere che Manu Invisible ha donato alla città.





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mercoledì 5 luglio 2017

Torna in Italia Sony World Photography Awards, la Mostra



Dall'8 settembre alla Villa Reale di Monza
  • Dall'8 settembre al 29 ottobre 2017, Sony espone alla Villa Reale di Monza
    le fotografie vincitrici e finaliste del più grande concorso fotografico al mondo
  • In mostra la serie "Whiteout" del fotografo belga Frederik Buyckx, proclamato Fotografo dell'Anno, e gli scatti, in versione digitale, del britannico Martin Parr, insignito del premio Outstanding Contribution to Photography
  • Tra gli italiani, Alessio Romenzi è il vincitore assoluto del concorso Professionisti nella categoria Attualità, mentre Alice Cannara Malan, Diego Mayon e Lorenzo Maccotta si sono aggiudicati il terzo posto rispettivamente per le categorie Vita quotidiana, Architettura e Storia contemporanea
Milano, 5 luglio 2017 – Dopo il successo del 2016, per il secondo anno Sony porta in Italia la mostra dei prestigiosi Sony World Photography Awards, il più grande concorso fotografico al mondo.
Giunti alla decima edizione, i Sony World Photography Awards 2017 hanno accolto oltre 227.000 candidature da 183 Paesi, confermandosi tra le competizioni più amate, attese e seguite a livello internazionale, sia per i professionisti della fotografia sia per gli appassionati e i giovani studenti.[1]
Dall'8 settembre al 29 ottobre si potranno ammirare le opere vincitrici e finaliste dell'edizione 2017 presso la Villa Reale di Monza, una delle più affascinanti e scenografiche dimore storiche del Nord Italia e sede di importanti eventi culturali.
Attilio Navarra, Presidente di Italiana Costruzioni, società a cui è stato assegnato il restauro della Villa Reale grazie all'innovativa formula del project financing pubblico-privato, che prevede l'assegnazione ventennale della gestione del bene al gruppo, e che ha scelto di ospitare la mostra, spiega: "Il nostro obiettivo è far vivere la Villa Reale con un calendario di attività che la pongano nuovamente al centro della vita culturale lombarda. La fotografia è tra le forme artistiche a cui abbiamo voluto dare ampia visibilità negli ultimi mesi, con importanti mostre di grande spessore, e Sony World Photography Awards conferma la centralità di questa scelta. Con il suo carattere internazionale, la mostra di contribuirà ad arricchire il calendario di eventi, confermando il contributo della Villa Reale alla cittadinanza, in ambito artistico-culturale."
Lungo il percorso espositivo, allestito al Secondo Piano Nobile, fotografie di paesaggio si alterneranno a immagini che documentano gli eventi di oggi e che raccontano storie di luoghi e persone da ogni parte del mondo. Tante e diverse sono infatti le interpretazioni delle tematiche proposte e ricca la varietà dei soggetti degli scatti esposti, ognuno dei quali va osservato nella sua unicità e nell'inedito messaggio che comunica.
"Dei paesaggi innevati del belga Frederik Buyckx, proclamato Fotografo dell'Anno, abbiamo apprezzato la capacità di esaltare l'importanza e la bellezza della quotidianità; del ritratto "Mathilda" del russo Alexander Vinogradov, giudicato il miglior scatto singolo per il Concorso Open, la potenza visiva; dell'immagine dall'alto del lago Pehoè della statunitense Katelyn Wang, cui è stato assegnato il titolo di Fotografo dell'Anno per il Concorso Giovani, la prospettiva sul paesaggio circostante; del progetto dell'argentina Michelle Daiana Gentile, ambientato in una vecchia cartiera argentina, che le è valso il primo premio per il Concorso Student Focus, la forza espressiva. – commenta Denis Curti, curatore della mostra in Italia e membro italiano della giuria dei Sony World Photography Awards – È straordinario come il carattere internazionale del concorso permetta di mettere a confronto culture diverse e di scoprire sempre nuovi talenti da premiare per creatività, tecnica e interpretazione."
Tra i vincitori, gli italiani sono riusciti a distinguersi anche quest'anno, conquistando importanti vittorie. Particolare interesse ha suscitato il reportage sulla guerra in Libia "We are taking no prisoners" di Alessio Romenzi (vincitore del concorso Professionisti nella categoria Attualità), premiato per l'intensità con cui ritrae uno degli eventi più drammatici del nostro tempo.
In mostra, anche la serie "My (m)other" di Alice Cannara Malan, che riflette sulle dinamiche più intime e personali dei rapporti familiari, "Athens Studio" di Diego Mayon, una raccolta di immagini architettoniche dei bordelli di Atene e "Live chat studio industry" di Lorenzo Maccotta, che ritrae modelli e modelle che lavorano nell'industria delle webcam per adulti in Romania.
Inoltre, fiore all'occhiello di questa seconda edizione italiana è l'esposizione degli scatti, in versione digitale, del fotografo documentarista britannico Martin Parr che, nel corso della sua lunga carriera, si è dedicato ai temi del tempo libero, del consumismo e della comunicazione, riflettendo sul dramma nella quotidianità.
"In linea con i valori del brand, per i quali l'innovazione tecnologica ha come obiettivo saper regalare emozioni e contribuire a migliorare gli stili di vita, privati e professionali, Sony ha creduto da subito nel progetto dei Sony World Photography Awards. Portare la mostra per il secondo anno consecutivo in Italia, in una sede prestigiosa quale Villa Reale, indica che il forte impegno di Sony verso la fotografia si declina anche a livello nazionale. In questo senso, ci auguriamo che la mostra possa diventare un appuntamento fisso per il nostro panorama culturale. I dieci anni di collaborazione con la World Photography Organisation hanno portato risultati importanti nella valorizzazione della centralità della fotografia come attuale mezzo di espressione, comunicazione e informazione. Non solo in termini di visibilità mediatica, ma anche di scoperta e conoscenza – conclude Stéphane Labrousse, Country Head di Sony in Italia. Contestualmente all'innovazione degli strumenti, cambiano la percezione del mondo e la visione attraverso cui i fotografi lo interpretano. Supportarli nel loro lavoro significa offrire nuove opportunità e occasioni di crescita professionale."
Lo scorso aprile, dopo l'assegnazione dei premi, la mostra dei Sony World Photography Awards 2017 è stata ospitata presso la Somerset House di Londra.
Si ricorda che dal 1° giugno sono aperte le iscrizioni per l'edizione 2018 dei Sony World Photography Awards. 
Info mostra Sony World Photography Awards
Villa Reale di Monza, Viale Brianza, 1 – Monza
Appartamenti Principe di Napoli e Duchessa di Genova – Secondo Piano Nobile
Orari:
Da martedì a domenica: 10.00-19.00
Venerdì: 10.00-22.00
Lunedì Chiuso
Biglietti:
Mostra Sony World Photography Awards:
intero € 12;
ridotto € 10 per gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni;
ridotto speciale € 5 per scolaresche e minori di 18 anni.
Informazioni:
T. 039.5783427
World Photography Organisation
La World Photography Organisation è una piattaforma internazionale a sostegno di iniziative legate al mondo della fotografia. Con attività che coprono più di 180 paesi, il nostro scopo è elevare il livello del dibattito sulla fotografia, dando visibilità ai migliori scatti e fotografi del globo. È per noi un punto di orgoglio saper costruire legami duraturi sia con i fotografi sia con i nostri partner leader del settore a livello internazionale. Proponiamo un ricco calendario di eventi annuale che comprende i Sony World Photography Awards (il più grande concorso fotografico al mondo che festeggerà il 10° anniversario nel 2017), diversi appuntamenti e incontri locali e internazionali, e PHOTOFAIRS, mostre d'arte internazionali dedicate alla fotografia con destinazione Shanghai e San Francisco. 
La Villa Reale di MonzanMONZA.jpg
Villa Reale di Monza riaperta al pubblico da appena due anni, dopo 25 mesi di un attento e impegnativo restauro che ha rilevato uno stato generale di grande degrado che nascondeva un tesoro di   straordinaria bellezza, ha attirato un grande numero di visitatori, per la sua storia, ma anche per le mostre proposte. Una meravigliosa e unica cornice in cui immergersi, ricca di fascino e storia, che racconta, in ogni suo elemento decorativo, letteratura, musica, arte, architettura e tanto altro. Dal genio del Piermarini che l'ha progettata, dalla lungimiranza di Maria Teresa D'Austria che l'ha commissionata, alla sapienza della regina Margherita che l'ha amata, arricchita e modernizzata, fino a tutti noi oggi, che la sosteniamo, ammiriamo, amiamo, facciamo conoscere e che ascoltiamo ciò che ha sempre avuto da dire: la Villa Reale di Monza è un bene da vivere. 

[1]
Ai fotografi professionisti è rivolto il Concorso Professionisti proposto in dieci categorie (Architettura, Concettuale, Storia contemporanea, Attualità, Vita Quotidiana, Paesaggio, Natura, Ritratto, Natura Morta, Sport). Ai non professionisti il Concorso Open, che giudica un singolo scatto, il National Award, che premia le migliori immagini della categoria Open per ognuno dei Paesi partecipanti, il Concorso Giovani, aperto a ragazzi e ragazze di età compresa fra i 12 e i 19 anni, e il Concorso Student Focus dedicato agli istituti che tengono corsi di fotografia.
Sony Corporation
Sony Corporation è un'azienda leader nella produzione di apparecchiature audio, video, imaging, gaming e di Information & Communications Technology destinate al mercato consumer, alle aziende e ai professionisti. Grazie alle divisioni musica, cinema, computer entertainment e online, Sony si posiziona a pieno titolo quale azienda di elettronica e di intrattenimento leader a livello mondiale. Sony ha registrato un fatturato consolidato di circa 76 miliardi di dollari nell'anno fiscale chiuso al 31 marzo 2017.




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