sense out sens aut
libro d'artista
fotografie di Max Tomasinelli
con poesie di Mjriam Ferraris
edizione Fine Art Lab – Mauro Monfrino
Palazzo Bertalazone di San Fermo
Via San Francesco d'Assisi 14
10122 - Torino
Lunedì 8 novembre 2010 nelle sale del Palazzo Bertalazone di San Fermo alle ore 18.30, Rolando Bellini presenterà il primo libro d'artista di Max Tomasinelli dal titolo "SenseOut", naturalmente legato all'omonimo lavoro su immagine e linguaggio presentato al Museo della Fotografia di Mougins nel 2008 nell'esposizione "Regards sur l'Architecture" insieme a Gabriele Basilico, Frédéric Hubert e Caroline Bach.
Il libro, in edizione limitata a 50 esemplari, contiene 6 immagini ognuna preceduta da una lirica della poeta Mjriam Ferraris, scritte sul tema "Sense Out".
Come si rileva dal colophon tutti i libri contengono interventi manuali dell'autore, rendendosi per questo "pezzi unici"; quelli dal 1 al 5 contengono inoltre una suite delle sei immagini del testo e una immagine 1/10 hors text e sono gli unici contenuti in astuccio di plexiglas , mentre quelli dal 6 al 10 contengono l'immagine hors text 1/10 e sono raccolti in astuccio di cartone.
Come nella serie delle immagini di grande formato che caratterizzano il lavoro, l'intervento di pugno dell'autore aggiunge un nuovo livello di segno incompreso: la scrittura, intima confessione che dura solo il tempo dell'esecuzione, si chiude in se stessa, indecifrabile allo spettatore e all'autore.
Sense out (desumere un significato") e, giocando con il dialetto piemontese, "sens aut" (senz'altro).
Composizioni equilibrate diventano superfici pure e immobili su cui appoggiare i "graffiti", tracce invisibili che riaffiorano lentamente, quasi a raccontare una storia nascosta, criptata. Linee e lettere perdono la loro forma nella velocità dell'esecuzione, diventano immagine sull'immagine, lasciando all'osservatore un implicito desiderio di decifrazione.
Il segno diventa così metafora di una società assillata dal tempo, abbandonata alla contrazione linguistica e ai contenuti banali, incapace di comunicare.
Testi fluttuanti come tele appese nel vuoto riempiono la sala deserta del MACBA di Barcellona .
Nella biblioteca della Fundaciò Antoni Tàpies di Barcellona regna il silenzio, ma le parole sono comunque lì imprigionate, e vanno a sbattere contro il vetro che separa lo spettatore, quasi tentassero di farsi sentire.
L'unica facciata esterna è quella del Max Ernst Museum di Bruhl e in omaggio al grande artista è in parte fluidificata.
Accanto ai grandi formati esposti nel corso degli ultimi anni, compare dunque questo primo progetto editoriale a tiratura limitata frutto della proficua collaborazione con Mjriam Ferraris e con Mauro Monfrino.
Silvia Orlando | Ufficio Stampa
silviaorlando@ufficiostampa.to.it
Nessun commento:
Posta un commento