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lunedì 27 gennaio 2014
FOTOGRAFIA E TERRITORIO, DOMANI APERTURA MOSTRA AL BORGHETTO EUROPA
CARNIVAL MOTEL di Francesco Viscuso @ Officine Fotografiche Roma, venerdì 7 febbraio ore 19.00
CARNIVAL MOTEL
di Francesco Viscuso
A cura di Giovanni Cozzi
Venerdì 7 febbraio alle 19.00 inaugura Carnival Motel un progetto di Francesco Viscuso.
Francesco Viscuso presenta, venerdì 7 febbraio, presso Officine Fotografiche Roma il progetto Carnival Motel, tutte le fotografie in mostra sono in vendita fino a chiusura esposizione, il 28 febbraio 2014.
La psicosi umana nelle fotografie di Francesco Viscuso che con la dirompente serie, onirico ? surreale, di Carnival Motel narra le storie tratte dai diari di Emerick Lenders. Una realtà cruda e suggestionata che contempla personalità e stati d'animo della società contemporanea. Edgar, Paulette, Clarissa e altri personaggi vivono nello stesso motel, tutti con psicosi diverse.
Il proprietario (immaginario) del motel si chiama Emerick Lenders e la sua curiosità nei confronti del comportamento umano gli fa prendere la decisione di rilevare, un giorno di Carnevale, quel motel da tempo abbandonato, ricco di suggestioni. Personaggi come Edgar, che saliva le scale canticchiando canzoni d'amore e poi la sera si dedicava alla morte, o Paulette, creatura delicata che collezionava forbici e amava cucire, ma si tolta la vita su un cedro, in una giornata di primavera. Clarissa invece vagava quasi nuda e si prostituiva per pochi soldi e, sebbene alcolizzata e fumatrice dall'età di 13 anni, è morta a settantasette anni nel sonno, serena.
Questi ed altri sono i personaggi che popolano il motel, un luogo che mette in scena attori senza teatro, cittadini senza città, orfani, schiavi, reietti, rifiutati, malati, assassini, criminali, ladri, prostitute, poeti.
Vite improbabili, ambientate in un luogo dove non si vedono mai le stanze. Immagini di folli, anime dal volto celato fasciati da un bianco e nero dal sapore gotico.
Storie che aprono uno spiraglio sulla comprensione del dramma esistenziale, sulle loro piccole e grandi follie, sull?abisso dell?umana solitudine nell?epoca del delirio capitalistico.
Artista del proprio tempo, Viscuso (alias Emerick Lenders) è artigiano delle immagini e della rappresentazione, vive la società cui appartiene esibendo una violenta critica della nostra società che produce ogni genere di aberrazione.
Francesco Viscuso è rappresentato da LoolitArT. Tutte le immagini su www.loolitart.net loolitart@loolitart.net
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Redazione del CorrieredelWeb.it
venerdì 24 gennaio 2014
L'Arte a Teatro: "Iceland My Way" mostra fotografica sui paesaggi islandesi di Johann Smari Karlsson al Teatro Studio Uno dal 30 gennaio al 9 febbraio
"ABITARE L'ANIMA" mostra fotografica di MARCO MARIA ZANIN. Spazi Bomben Fondazione Benetton Studi Ricerche Treviso - Vernice: 1 febbraio 2014 ore 18
Mostra fotografica di MARCO MARIA ZANIN Abitare l'anima a cura di Fortunato D'Amico dal 1 al 23 febbraio 2014 Spazi Bomben - Fondazione Benetton Studi Ricerche via Cornarotta, 7 - Treviso Vernice e presentazione libro: 01 febbraio 2014 ore 18.00
Dalla nebbia della campagna padovana ai grattacieli di San Paolo del Brasile: un viaggio nello spazio e nell'anima attraverso dodici grandi immagini realizzate da Marco Maria Zanin, giovane fotografo padovano, raccolte in Abitare l'anima, mostra che inaugura sabato 1 febbraio alle 18 agli Spazi Bomben di via Cornarotta a Treviso, e che sarà aperta fino al 23 febbraio L'esposizione fotografica di Marco Maria Zanin, documenta i movimenti dell'anima, la sua capacità di rapportarsi al genius loci dello spazio architettonico e della natura, riconoscendo nel primato della loro integrazione un mezzo reale per indurre riflessioni mirate a migliorare la sfera spirituale, artistica e il benessere delle persone, oggi alienato dalle filosofie consumiste che hanno insidiato i territori occidentali. Dietro le apparenze delle architetture pauliste, i luoghi silenziosi della campagna padana, si nascondono le anime di chi le abita, il cuore che batte a segnare il ritmo della vita, i corpi occultati dagli ambienti rappresentati in primo piano, ma che in realtà sono una presenza invisibile, al di qua e di là della fotografia. Il movimento interiore che si agita dentro di noi, ogni volta che esaminiamo le immagini di questa personale di Marco Maria Zanin selezionate insieme al curatore Fortunato D'Amico, include il segreto per accedere alle verità del racconto: un'esperienza indefinibile, che già altri poeti, filosofi, scrittori, musicisti, hanno provato a narrare utilizzando il linguaggio della loro arte. "Il cielo di San Paolo si apre agli occhi e alla camera fotografica di Marco Maria Zanin, svelando la città dall'alto, con le sue architetture e il desiderio di spiccare il volo per conquistare la libertà, lasciando la materia cadere al destino del suo peso. Il cielo della pianura padovana non si vede; forse perché siamo sprofondati e ci muoviamo dentro le nuvole abbassate fino a toccare terra, nebbie che impediscono qualsiasi visione dell'orizzonte, ma innalzano i profili leggeri ed evanescenti catturati dalla bianca morbidezza della bruma, nell'olimpo degli esseri superiori." Il confronto di luoghi cosi distanti, fisicamente e culturalmente opposti, è un esercizio artistico particolare elaborato come concetto critico di una mostra che espone fotografie rubate all'oblio della memoria da angoli estremi della superficie planetaria. Interverranno alla presentazione: Marcella Gabbiani, responsabile del Premio Dedalo Minosse organizzato da ALA Assoarchitetti Fortunato D'Amico, curatore della mostra Marco Maria Zanin, fotografo MARCO MARIA ZANIN Nasce a Padova nell'ottobre 1983, e sin da bambino, a causa di un grave difetto cardiaco, poi superato, comincia a sperimentare quell'intimo e profondo rapporto con la vita che in seguito esprimerà anche attraverso la sua arte.Umanista eclettico, si laurea prima in lettere e filosofia e poi in scienze politiche, dedicando gran parte del tempo ad una instancabile esplorazione dell'universo umano, attraverso lo studio di varie culture, la pratica e l'approfondimento di discipline olistiche, e numerosi viaggi nelle più diverse parti del mondo, sempre a contatto con la natura, la persona e i suoi movimenti dell'anima.Trova nella fotografia lo strumento privilegiato per relazionarsi con il mondo. Essa diventa via di indagine interiore ed autoconoscenza, e poi, secondo la vocazione più intima dell'arte, strumento di trasformazione umana e sociale.Vive e lavora tra Padova e San Paolo del Brasile. Titolo: Abitare l'Anima Autore: Marco Maria Zanin A cura di: Fortunato D'Amico Con il patrocinio di: ALA Assoarchitetti www.assoarchitetti.it Premio Dedalo Minosse www.dedalominosse.org Vernice e presentazione libro: 01 febbraio 2014 ore 18.00 Dove: Spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche via Cornarotta 7-9, 31100 Treviso, tel. 0422.5121, fbsr@fbsr.it , www.fbsr.it Quando: Dal 1 al 23 febbraio 2014 Orari apertura: martedì-venerdì, 15-20; sabato e domenica, 10-20 Per informazioni: info@sopramaresotto.it |
giovedì 9 gennaio 2014
MARCO MARIA ZANIN. Il Suono dei Luoghi - Spazio Tadini, Milano - Preview:14/01/2014 - Vernice:15/01/2014
Lo Spazio Tadini ospita dal 15 al 28 gennaio 2014 la mostra fotografica "Il suono dei luoghi" di Marco Maria Zanin, curata da Fortunato D'Amico. L'esposizione documenta le due tappe del viaggio intrapreso da questo giovane fotografo a partire dalla sua terra, il Veneto. E' il racconto di due luoghi dell'anima, di un'intima ispirazione che dai brumosi fondi agricoli vicino a casa lo porta sino a San Paolo del Brasile, città costruita al di là dell'oceano Atlantico e cuore culturale dell'America Latina. Il Cammino di Santiago, intermezzo tra queste due mete, è un elemento di connessione profondo tra momenti e siti geografici solo apparentemente distanti. Una documentazione fotografica che testimonia l'interesse personale a sviluppare un'esperienza interiore ricca e appassionata, metafora utile a interpretare il lavoro di introspezione e ascolto elaborato attraverso l'arte delle immagini, sempre di più trasformata in strumento di riflessione per acquisire conoscenza. Le panoramiche sugli ambienti, le inquadrature catturate puntando l'obiettivo dall'alto della città, i punti di vista terrestri incapsulati nella nebbiosa campagna padovana, le prospettive aperte dalle linee tracciate dal cammino dei viaggiatori lungo i sentieri che corrono nei campi, sono le chiavi per accedere alla comprensione dei silenzi e delle assenze che reggono la complessa struttura delle visioni. Marco Maria Zanin scopre la sconfinata rete dei segni e dei linguaggi visivi e li osserva attraverso l'occhio della macchina fotografica. Proiettando sulla carta sensibile gli sguardi curiosi che si adagiano ad osservare aperture inaspettate di paesaggi urbani e rurali, egli ci svela dietro le immagini dell'architetture, o dei ruderi, altri universi sensibili inclini a raccontare le storie degli uomini. L'indole dell'uomo e le tecniche personali della sua arte sono in Marco Maria Zanin combinazioni perfettamente coniugate l'una con l'altra, elementi centrali nella definizione della poetica e della personalità di chi, da dietro l'obiettivo, ha immaginato di filtrare l'infinito caos del mondo tangibile per dare origine a una possibile interpretazione dell'universo interiore e delle leggi che lo governano. MARCO MARIA ZANIN Nasce a Padova nell'ottobre 1983, e sin da bambino, a causa di un grave difetto cardiaco, poi superato, comincia a sperimentare quell'intimo e profondo rapporto con la vita che in seguito esprimerà anche attraverso la sua arte.
Umanista eclettico, si laurea prima in lettere e filosofia e poi in scienze politiche, dedicando gran parte del tempo ad una instancabile esplorazione dell'universo umano, attraverso lo studio di varie culture, la pratica e l'approfondimento di discipline olistiche, e numerosi viaggi nelle più diverse parti del mondo, sempre a contatto con la natura, la persona e i suoi movimenti dell'anima. Trova nella fotografia lo strumento privilegiato per relazionarsi con il mondo. Essa diventa via di indagine interiore ed autoconoscenza, e poi, secondo la vocazione più intima dell'arte, strumento di trasformazione umana e sociale. Vive e lavora tra Padova e San Paolo del Brasile. www.marcomariazanin.comTitolo: Il suono dei luoghi Autore : Marco Maria Zanin A cura di: Fortunato D'Amico
Preview: 14 gennaio 2014 ore 18 Vernice: 15 gennaio 2014 ore 18
Dove: Spazio Tadini, Via Niccolò Jommelli 24 - 20131 Milano - Tel. +39 02.26 82 97 49 - ms@spaziotadini.it; ft@spaziotadini.it; Quando: Dal 14 al 28 gennaio 2014 Orari: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19.00 Per informazioni: info@sopramaresotto.it |
Secondo Contest artistico TEN Collection di Fotolia: una vetrina internazionale per creativi di tutto il mondo
Dal 10 gennaio al 10 febbraio si potranno postare le opere realizzate su Facebook, seguendo un’unica regola, utilizzare minimo di 3 immagini Fotolia, già usate dagli artisti originali nelle loro creazioni.
Il nuovo contest legato alla Season2 promette tantissime sorprese e una partecipazione di massa, così come è stato per la TEN Collection diventato ormai un appuntamento molto seguito.
Il primo premio verrà assegnato ad un unico vincitore, che otterrà una campagna pubblicitaria internazionale del valore di 100.000 dollari e la possibilità di pubblicare il suo lavoro sui più prestigiosi Design Magazine del mondo come Advanced Creation, Web Design, Photoshop Pro, etc.
1 Wacom Intous Pro M Tablet, 1 Home Studio Lighting Kithome e 1 riflettore Westcott, 1 anno di abbonamento Adobe Creative Cloud, 1 Exaprint LED light box, 1 EIZO ColorEdge CG246 24.1 inch Monitor, 1 abbonamento a Monster Template, 1 abbonamento Premium Fotolia e tutte le opere della TEN Collection Season 1 e 2.
Press Officer and Media Relations
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