Il prossimo 6 Ottobre 2010 l'enoteca Vi(ci)no, in Via del Pigneto 25 (Roma) ospita dalle ore 19.30 la mostra Senza Titolo #1 di Marco Moscato curata da Up2You eventi.
Il progetto Up2You, seppur prettamente referente al campo dell'arte visuale ingloba in sé musica, danza, moda e costume e aderisce con forza ad impegni solidali con organizzazioni Onlus e associazioni animaliste.
Adorno affermava che "l'arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità". Up2You (che tradotto dall'inglese può essere inteso come "Ehi, amico, ora tocca a te!") non intende avere il mero intento ludico che nel panorama notturno della capitale trova il suo palco migliore, ma vuole porsi ad un livello più alto nel tentativo di fungere da collante tra chi l'arte la produce, chi di essa si nutre, chi ancora non ne conosce il "gusto" e per chi un incontro tra gente sconosciuta può essere di grande aiuto. In questo panorama, lo spettatore è si osservatore, ma più di tutto, autore al tempo stesso di un nuovo modo di intendere la notte, soggetto di un percorso che trova spazio in sé stessi e nell'altro, nell'oggetto artistico quanto nel sogno che lo accompagna.
Se la fotografia è "scrivere con la luce", Marco Moscato ci aggiunge anche le parole. Ricercate.
Come le sue immagini. Proiezioni di stati d'animo, posti dimenticati, momenti morti di un pomeriggio d'estate, tutto, alla fine, diventa soggetto per piccole composizioni.
Parole, quelle che accompagnano le fotografie. Mutevoli, piccole, varie.
Pellicola, cara vecchia pellicola, polaroid introvabili, macchine ferrose sono gli strumenti che hanno permesso la realizzazione di questa mostra Senza titolo #1.
La solitudine, gli affetti, la vita intorno; lui, in innumerevoli proiezioni, self-portrait, in camera o in bagno, poco conta. Lui, quello che c'è fuori, quello che ha dentro. Dolore, felicità, storie, amore. Colore, rosso preferibilmente, che sia luce, sangue, o acrilico.
Perché non c'è solo la fotografia analogica, rigorosamente analogica, c'è poi il colore. Materico, pastoso, fili di colla a caldo o stucco, colore che diventa volume, si stacca dal supporto e chiede di essere toccato. Colore che si fa velo, copre vecchie polaroid bruciate o semplicemente dimenticate, diventando Polacrilyc, piccoli quadri su polaroid bianche, bruciate, mancate e scomparse che risorgono con acrilico e linee interrotte, inserite nel progetto "Recycle your polaroid".
Questa è una mostra che racconta una storia. Che arriva su binari, in giornate calde, fra Roma e Napoli. E' un viaggio, nell'anima, nell'amore e nei ricordi.
Basta leggere e guardare.
http://marcomoscato.carbonmade.com/
Collaborazioni: Lucrezia Alessia Ricciardi, Federico Zani, Andrea Fortuna
Raccolta fondi in favore di: colonia felina n.395 di Castel Gandolfo, in via Spiaggia del lago 25/27
Info:
www.up2youeventi.it - up2youeventi@gmail.com – info@up2youeventi.it
Viola Cinti: +39. 347.9499882 – Federico Zani +39. 347.1326839
| Bio |
Marco Moscato nasce a Napoli il 2 aprile del 1982.
Studente di architettura alla Seconda Università di Napoli, incontra la fotografia prestissimo, a dieci anni giocando con una reflex compatta trovata per caso in casa. Solo negli ultimi tre anni però lo studio delle tecniche fotografiche si è fatto più intensivo e metodico.
Preferendo le reflex analogiche, Marco scatta con Pentax Mx super, Yashica Fx-2, Yashica Mat, Hasselblad 500cm, Polaroid Colorpack II e &00 Spirit, Fuji Instax 200, Holga GCFN, Super Sampler.
E' stato fotografo di scena per lo spettacolo "Mbriana" testo e regia di Giovanni Del Prete, testo finalista del Premio Riccione 2009 e per altri spettacoli sempre di Giovanni Del Prete, alcune sue foto sono state pubblicate sul mensile Potpourrì, ha partecipato al progetto collettivo "Travelling Camera", sponsorizzato da Ars Imago.
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