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Ultime news sul mondo della Fotografia

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venerdì 30 gennaio 2015

Al via Click Appennino, il foto-concorso per chi ama l'Appennino Modenese e Reggiano

Dal 30 gennaio al 9 aprile il contest fotografico rivolto a chi ama l'Appennino modenese e reggiano

Al via il foto-concorso per l'Appennino


In palio soggiorni, pranzi, escursioni guidate e prodotti locali dell'Appennino


Un contest fotografico su Facebook aperto a tutti coloro che si recheranno in vacanza o in visita nelle località montane o nei parchi dell'Appennino modenese e reggiano.

Lo promuove il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano per premiare le immagini che meglio raccontano i momenti di un soggiorno, un'escursione o, semplicemente, un'occasione conviviale sulle montagne dell'Appennino.
Una grande galleria fotografica su web realizzata direttamente dalla community di turisti, escursionisti e abitanti, in grado di cogliere il senso e il fascino di una terra ricca di paesaggi, cultura, divertimento e accoglienza.

Il concorso Click Appennino è aperto a tutti i cittadini, fotografi amatoriali o semplici appassionati, e si suddivide nelle due sezioni Appennino Mon Amour, per le foto più tradizionali evocative ed emozionali, ritraenti paesaggi, contesti naturali, storici e culturali, e Lost in Appennino, per gli scatti più curiosi, simpatici e divertenti.

In palio soggiorni offerti dalle strutture locali aderenti al progetto Trek Appennino nei parchi e nelle più belle località dell'Appennino modenese e reggiano, pranzi e cene presso ristoranti tipici, escursioni guidate e prodotti del territorio.

Per partecipare al concorso fotografico Click Appennino è sufficiente scattare una fotografia con fotocamere, smartphone, tablet o telefoni cellulari nel territorio dell'Appennino modenese e reggiano e inviarla dal 30 gennaio al 9 aprile attraverso il modulo di partecipazione inserito sul sito www.trekappennino.it/clickappennino.

Le fotografie devono essere inedite e svincolate da diritti d'autore ed ogni autore può concorrere con un massimo di 10 foto, di 8MB massime per ciascuna, per le due sezioni.

Le immagini saranno valutate da una giuria popolare sulla pagina Facebook di Trek Appennino e vinceranno gli scatti che avranno ottenuto il maggior numero di "mi piace" (like) alle ore 12 del 9 aprile 2015.

Al concorso è inoltre associato "il passaporto dell'escursionista", un elenco di promozioni ed agevolazioni per incentivare la frequentazione delle strutture dell'Appennino, ritagliabile dalle cartoline promozionali del concorso o scaricabile da www.trekappennino.it/clickappennino.

Il regolamento del concorso "Click Appennino" è consultabile sul sito www.trekappennino.it/clickappennino

Il concorso Click Appennino è inserito all'interno del progetto di cooperazione interterritoriale "itinerari turistici rurali polifunzionali dell'Emilia Romagna (ITINERER)", previsto dall'Asse 4 del Piano di Sviluppo Rurale dell'Emilia Romagna (PSR) misura 421.

Per maggiori informazioni:
La Lumaca soc. coop. sociale
tel. 059 8860012 (int. 116)


Modena, 30 gennaio 2015

mercoledì 28 gennaio 2015

Familydom, Visible White Photo Prize 2015, 4th edizione


Francesca Fabiani, curatrice delle collezioni di fotografia del MAXXI_Architettura di Roma, e Paul di Felice, Professore presso l’Università del Lussemburgo, sono i curatori di 'Familydom', IV edizione del Visible White Photo Prize 2015 e sono interessati a vedere le tue opere fotografiche sul tema della famiglia.

Familydom è una open call internazionale per progetti ed opere fotografiche aperta a fotografi ed artisti senza limiti di età e di esperienza.

5.000 € di premi in denaro:
2.500 € Premio Progetto
1.500 € Premio Progetto, secondo classificato
1.000 € Premio Opera Singola

10 progetti e 5 opere singole saranno selezionate da una giuria internazionale:
Peggy Sue Amison, Direttore Artistico, Est-Wing, Dubai
Christian Gattinoni, Professore, Ecole Nationale Supérieure de la Photographie, Arles
Elisa Medde, Managing Editor, Foam Magazine, Amsterdam

I finalisti esporranno le proprie opere dal 15 maggio al 12 giugno 2015 presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze e saranno inclusi in un catalogo appositamente pubblicato.

Il termine ultimo per aderire è il 28 febbraio il 2015.

La quota di adesione per un’Opera Singola è di 20 €, mentre per un Progetto che può presentare fino a 10 immagini è di 70 €.


Familydom è organizzata da Celeste Network e Fondazione Studio Marangoni.

Partners: University of Luxembourg, Ecole Nationale Supérieure de la Photographie, Foam Magazine, East-Wing.


Per maggiori informazioni
contatta il Celeste team:
tel / fax: +39 0577 1521988


venerdì 16 gennaio 2015

Mostra “Metamorfosidimilano La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni 1959 > 1963” di Enrico Cattaneo 4 febbr 2015 - Milano

Il Comune di Milano - Consiglio di Zona 6 organizza
"Metamorfosidimilano La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni 1959 > 1963"
Mostra fotografica di ENRICO CATTANEO a cura di Alessia Locatelli

Vernice: 4.02.2015 dalle 18.30
dal 5 al 22 febbraio 2015
orari: Lun-ven 9-12.30/13.30-17 ------  Sab-Dom 11-19 continuato


Il 4 Febbraio Milano fa un tuffo nel suo passato attraverso l'esposizione personale del fotografo Enrico Cattaneo a cura di Alessia Locatelli, che presenta "Metamorfosidimilano La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni 1959>1963" una mostra sulle periferie milanesi, l'archeologia Industriale e il racconto sociale tra la fine degli anni '50 e i primi anni '60 con immagini vintage ed una serie di scatti più recenti. Un intenso viaggio in bianco e nero che il maestro ottantunenne ha percorso con la sua macchina fotografica analogica. 

I quartieri periferici di Gratosolio, Isola e Quarto Oggiaro, le gru della "città che sale" ma anche i bambini che giocano nelle cave della Bovisa o gli scolari che si dirigono verso le lezioni con nuovi grembiuli inamidati, su strade ancora fangose, e le fabbriche, con i loro profili scuri sul cielo plumbeo. Una città che cambia registrata attraverso l'occhio di un maestro milanese della fotografia. Atmosfere che per il fotografo sono anche rappresentazioni di geografie interiori, espressioni visive di stati d'animo che egli cattura e riporta ai nostri occhi meravigliati.

Un omaggio che presenterà nell'anno di Expo al mondo la Milano di una volta, attraverso la celebrazione di un grande fotografo e cittadino, Enrico Cattaneo. Ma anche l'opportunità per gli abitanti della città meneghina di ricollocare la mappatura di una Milano che fu, ricostruendone la memoria, anche emotiva. Uno sguardo al passato per un futuro in termini d'immagine della città, di supporto alla cultura del territorio e di offerta di ottimo livello per i cittadini dell'Area metropolitana e non solo. Alessia Locatelli


Informazioni e Contatti
"Metamorfosidimilano La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni 1959 > 1963"
Mostra fotografica di Enrico Cattaneo
a cura di Alessia Locatelli
Ex-Fornace
Alzaia Naviglio Pavese 16, Milano (MM Porta Genova)
vernice il 4 Febbraio 2015 dalle 18.30
dal 5 al 22 Febbraio 2015
Orari: Lun-ven 9-12.30/13.30-17 Sab-Dom 11-19 continuato
alessia_locatelli@hotmail.com
Zona6-Milano 02 88458600

martedì 13 gennaio 2015

Terra di risaie: aspettando Expo, la mostra fotografica che unisce cultura e tradizione di Vigevano dal 14 febbraio al 29 marzo 2015

  

In esposizione al Castello Sforzesco, dal 14 febbraio al 29 marzo 2015.

 


Aspettando Expo Milano 2015 il comune di Vigevano affronta con una personale di Graziano Perotti il tema del riso a cui anche l'esposizione universale dedica un cluster tematico.

 

 

Sarà allestita, nella storica cornice del Castello Sforzesco di Vigevano, presso la Strada Sotterranea, dal 14 febbraio al 29 marzo 2015, la mostra fotografica di Graziano Perotti"Terra di risaie" che racconta la storia e le tradizioni della terra che le ospita, ricorda il passato ed esplora il presente.

 

Al centro di tutto, il riso. È l'elemento principale della mostra, ma anche uno dei protagonisti di  Expo 2015. In occasione dell'Esposizione Universale, infatti, saranno allestiti sia un cluster dedicato, dove saranno presenti alcuni Paesi per cui il riso è un vero mezzo di sostentamento, sia un'area all'interno del Padiglione Italia, dove la produzione di riso di Vigevano sarà celebrata come eccellenza del territorio.

 

"Chiunque pensi alle risaie – dichiara Andrea Sala, Sindaco di Vigevano – non può non associare questa immagine alla Lomellina, quella piccola parte della Pianura Padana delimitata dai tre fiumi Sesia, Po e Ticino. Vigevano ne rappresenta il centro più importante, dal ricco patrimonio storico – rinascimentale, una località che, negli anni, ha saputo far convivere la sua vocazione imprenditoriale, rappresentata dai numerosi calzaturifici e dalla produzione meccano-calzaturiera, al mondo rurale che la circonda e la comprende, con le sue tradizioni, le arti ed i mestieri che continua orgogliosamente a coltivare".

 

La mostra "Terra di risaie" esalta, in 35 foto, la bellezza dell'ambiente che circonda Vigevano. Sarà possibile ammirare un reportage in bianco e nero, ma anche vere e proprie opere d'arte a colori che cambiano al ritmo incessante delle stagioni: dopo il riposo invernale, l'esplosione della primavera e, finalmente, l'autunno in cui tutto si tinge d'oro per la raccolta.

 

"Siamo orgogliosi – continua Barbara Robecchi, Assessore Expo e Turismo di Vigevano – di ospitare nei prestigiosi spazi del Castello di Vigevano una mostra che racconti, in modo così coinvolgente ed emozionante, la nostra storia, le tradizioni di questa terra, ma esplora anche il presente, la realtà che ci circonda. Ci auguriamo che questo viaggio nella "Terra di risaie" accompagni i visitatori alla scoperta del nostro territorio e delle nostre ricchezze e possa nutrire il loro spirito". 

 

L'intervento critico sulla fotografia è curato da Roberto Mutti. Il libro "Terra di risaie", realizzato a mano in tiratura di 100 copie, è curato dallo stesso fotografo Graziano Perotti ed è edito da "Edizioni  Massimo  Fiameni design.

 

Il riso, una tradizione di oltre 540 anni.

La storia narra che il Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, avviò, già nel 1470, la coltura del riso nella sua tenuta di Villanova di Cassolnovo nelle vicinanze di Vigevano. Fu proprio lui, qualche anno più tardi, ad annunciare all'ambasciatore degli estensi Nicolò de Roberti, l'arrivo di 12 sacchi contenenti una particolare semente dalle grandi virtù. La mano che sparse quei preziosi semi in Lomellina fu anche la prima mano a raccoglierne i preziosi e primi chicchi in Europa.

 

"Sono partito – dichiara Graziano Perotti, fotografo e curatore della mostra – da "Nutrire il pianeta, energia per la vita" che accompagna Expo 2015 e che sottolinea quanto sia importante che, nel mondo, tutti abbiano un diritto fondamentale: quello del nutrimento, del corpo e dello spirito. La mia professione di fotografo mi ha permesso di incontrare persone provenienti da tutte le parti del mondo, ognuna con la sua storia, le sue abitudini e le sue tradizioni. Ma c'è una cosa che accumuna gran parte delle popolazioni: il riso. Non si tratta di una semplice pietanza, ma di una vera e propria occasione di incontro e di condivisione. Ho imparato che non è importante se i chicchi vengono usati, come faceva mia nonna, come rosario o se sono al collo di un pellegrino in Oriente, se il riso è all'interno di un piatto di legno, una ciotola smaltata, nel verde di una foglia di banano, avvolto nel cotone grezzo in un lontano monastero o preso dalle mani di un bambino in braccio alla sua mamma: i chicchi ci hanno sempre unito, a qualsiasi latitudine mi

 

 

 

trovassi, e mi hanno sempre riportato, con la mente, a casa perché all'interno avevano lo stesso identico amore, la stessa fatica e la stessa missione di quelli seminati da secoli nella nostra Terra di risaie".

 

La strada sotterranea, sede della mostra

La mostra sarà ospitata presso Castello Sforzesco di Vigevano: si tratta di un manufatto unico in tutta l'architettura castellana europea e rappresenta una delle più formidabili opere di ingegneria militare medievale.

La strada sotterranea è la parte inferiore della strada coperta, chiamata anche strada soprelevata, ha proporzioni gigantesche: è lunga 167 metri e larga 7.  Supera un dislivello di 10 metri tra il maschio del Castello e il luogo in cui un tempo sorgeva la Rocca Vecchia, fortilizio affacciato sulle campagna, al limite delle mura.

Fu realizzata nel 1347 da Luchino Visconti per consentire ai signori di Milano di entrare e uscire dal Castello senza essere visti dagli abitanti del borgo, e di fuggire in caso di pericoli incombenti. 
E' una costruzione possente che é rimasta intatta nella sua colossale struttura: i militari vi fecero transitare pesantissimi cingolati fino alla metà degli anni '60 del secolo scorso senza alcun danno per la struttura.

 

Graziano Perotti

Nato a Pavia nel 1954, dove tuttora risiede, ha iniziato a fotografare da giovanissimo dedicandosi al reportage sociale e alla fotografia di viaggio. Passato al professionismo, ha intensificato la sua attività di inviato realizzando servizi in Asia (India, Cina, Indonesia, Giava, Bali, Sumatra, Malesia), Africa (Marocco, Egitto, Kenya, Tanzania), Sud e Centro America (Cuba, Guatemala, Honduras, Ecuador, Messico, Brasile), oltre che in Italia ed Europa. I reportage, spesso accompagnati dai suoi testi, sono stati pubblicati su importanti testate e ha esposto le proprie immagini in numerose mostre personali e collettive in gallerie private e spazi espositivi pubblici.

 

Informazioni sulla mostra

Ingresso gratuito. Giorni ed orari: da martedì a venerdì 14/17.30, Sabato, domenica e festivi dalle 11.00/13.00 e 15.00/18.30. Per informazioni ufficio Iat Vigevano 0381690269 e Infopoint del Castello 0381691636.

 

domenica 11 gennaio 2015

“Metamorfosidimilano La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni 1959 > 1963” di Enrico Cattaneo 4 febbr 2015 - Milano



Il Comune di Milano - Consiglio di Zona 6 organizza
“Metamorfosidimilano La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni 1959 > 1963”
Mostra fotografica di ENRICO CATTANEO
a cura di Alessia Locatelli

Vernice: 4.02.2015 dalle 18.30
dal 5 al 22 febbraio 2015
orari: Lun-ven 9-12/13-19 Sab-Dom 11-19 continuato


Il 4 Febbraio Milano fa un tuffo nel suo passato attraverso l'esposizione personale del fotografo Enrico Cattaneo, classe 1933, che presenta Metamorfosidimilano; una mostra sulle periferie milanese, l’archeologia Industriale e il racconto sociale tra la fine degli anni ’50 e i primi anni '60 con immagini vintage ed una serie di scatti più recenti. Un intenso viaggio in bianco e nero che il maestro ha percorso con la sua macchina fotografica analogica. I quartieri periferici di Gratosolio, Isola e Quarto Oggiaro, le gru della “città che sale” ma anche i bambini che giocano nelle cave della Bovisa o gli scolari che si dirigono verso le lezioni con nuovi grembiuli inamidati, su strade ancora fangose, e le fabbriche, con i loro profili scuri sul cielo plumbeo. Una città che cambia registrata attraverso l’occhio di un maestro milanese della fotografia. Atmosfere che per il fotografo sono anche rappresentazioni di geografie interiori, espressioni visive di stati d’animo che egli cattura e riporta ai nostri occhi meravigliati.


Un omaggio che presenterà nell'anno di Expo al mondo la Milano di una volta, attraverso la celebrazione di un grande fotografo e cittadino, Enrico Cattaneo. Ma anche l’opportunità per gli abitanti della città meneghina di ricollocare la mappatura di una Milano che fu, ricostruendone la memoria, anche emotiva. Uno sguardo al passato per un futuro in termini d’immagine della città, di supporto alla cultura del territorio e di offerta di ottimo livello per i cittadini dell’Area metropolitana e non solo.


Breve Bio del fotografo :


Enrico Cattaneo è nato a Milano nel 1933. Studia in una facoltà scientifica e si occupa di fotografia dal 1955, in quegli anni predilige il reportage e il racconto sociale. Dal 1963, si dedica quasi esclusivamente alla riproduzione di opere d'arte lavorando per pittori, scultori, architetti, gallerie ed editori d'arte contemporanea. Sue fotografie illustrano numerosissime monografie e cataloghi per artisti di tutto il mondo. Da sempre a tale attività di documentarista affianca un'intensa attività di ricerca estetica. Ha allestito circa settanta mostre personali e ha partecipato a importanti collettive in Italia e all'estero. Vive e lavora a Milano.


Informazioni e Contatti
“Metamorfosidimilano La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni 1959 > 1963”
Mostra fotografica di Enrico Cattaneo
a cura di Alessia Locatelli
Ex-Fornace
Alzaia Naviglio Pavese 16, Milano (MM Porta Genova)
vernice il 4 Febbraio 2015 dalle 18.30
dal 5 al 22 Febbraio 2015
Orari: Lun-ven 9-12/13-19 Sab-Dom 11-19 continuato
alessia_locatelli@hotmail.com

Zona6-Milano 02 88458600

si ringrazia
Architettura Rosellini & Partners
ITaste
Gadola Manutenzioni
Piccolo Bacco dei Quaroni

venerdì 9 gennaio 2015

I selfie disturbano la psiche. Lo dice uno studio americano


Secondo uno studio dell'università State University dell'Ohio, gli autoscatti nuociono all'equilibrio mentale maschile. Lo studio diffuso giovedì dai ricercatori afferma che gli uomini che si fanno troppi autoscatti, noti ormai come "selfie", sarebbero egoisti e con tratti antisociali. Lo studio ha coinvolto 800 uomini tra i 18 e i 40 anni, ai quali è stato chiesto di compilare un questionario online. Oltre a chiedere con quale frequenza pubblicano foto su Facebook o Instagram, è stato chiesto quante volte modificano le immagini prima di pubblicarle.

studio inoltre ha evidenziato che un uomo maniaco degli autoscatti, ovvero che ha una vera mania per l'autoscatto, è spesso un narciso e può presentare persino dei tratti psicopatici legati all'aggressività che possono sfociare in depressione e problemi alimentari.



L'energia del lavoro, uomini e donne in Aem tra Milano e la Valtellina | Mostra fotografica | Fino al 30 gennaio alla Casa dell’Energia e dell’Ambiente a Milano






Ultime settimane per la mostra fotografica più amata dell'inverno milanese

L'Energia del Lavoro


dal 7 gennaio 2015 al 30 gennaio 2015

Casa dell'Energia e dell'Ambiente, piazza Po 3, Milano

 

A cura di Fabrizio Trisoglio

 

Ultimi giorni per la mostra "L'energia del lavoro. Uomini e donne in Aem tra Milano e la Valtellina", uno dei successi dell'inverno milanese, che racconta un secolo di imprese, progresso, passione professionale tra Milano e la Valtellina negli stabilimenti, nei cantieri e negli uffici dove si produce, si orienta, si trasmette, si misura la luce.


Uomini sospesi a un filo tra le nuvole, arrampicati sui tralicci in costruzione, figure minuscole che quasi si perdono in tubi giganteschi e muraglie di cemento infinite. Sono immagini di grandi lavoratori, dediti a un non comune impegno quotidiano, talvolta costretti al rischio, orgogliosi della consapevolezza di partecipare alla costruzione di una nazione. Protagonisti a volte anonimi della Mostra "L'energia del lavoro. Uomini e donne in Aem tra Milano e la Valtellina", sono ritratti inconsueti dell'Italia che cresce socialmente con il  lavoro in ufficio e sui grandi cantieri, scoprendo le colonie estive e gli sport invernali, conquistando l'autonomia delle giovani donne grazie al lavoro, vivendo la vita corale all'interno dell'azienda, con le sue regole e i suoi ritmi. Non sono solo scatti di grandi firme della fotografia italiana (Antonio Paoletti, Francesco Radino, Gianni Berengo Gardin), ma veri e propri reportage aziendali, foto-ricordi che lasciano il segno per la loro verità storica e sociale.

Ancora una volta le iniziative della Fondazione Aem sono indirizzate alla valorizzazione dei preziosi materiali fotografici conservati nei propri archivi, immagini dell'azienda, dei suoi lavoratori e del territorio lombardo, in particolare milanese e valtellinese (in tutto 200.000 immagini).

Dopo il successo nel 2013 della mostra 'Luci nella città', oggi la Fondazione Aem – Gruppo A2A traendo la storia dai propri archivi regala alla città ricordi collettivi, aneddoti e ritratti.

 

Alberto Martinelli, Presidente della Fondazione Aem, descrive "un'epoca epica, nella quale una pluralità impressionante di lavoratori ha contribuito con sacrificio e dedizione alla crescita e all'industrializzazione del nostro territorio; dove è anche opportuno scorgere in controluce il doloroso prezzo del progresso richiesto dalle grandi opere elettriche, sia tra le montagne valtellinesi sia nel capoluogo milanese, in termini di vite umane e sofferenza". Parlando dei lavoratori: "Una comunità solidale di uomini e donne, di operai, tecnici, impiegati e dirigenti, che ben testimonia la sua importanza nel territorio anche in termini numerici: dagli iniziali 400 addetti del 1910 i lavoratori Aem salirono a 1.226 nel 1938, per raggiungere quota 2.337 nel 1958. Nel 1981, con l'annessione del servizio gas e la trasformazione in azienda "energetica", in Aem si sfiorarono i 4.000 dipendenti, senza considerare il vasto indotto dell'impresa tra Milano e la Valtellina. Con gli anni Ottanta termina il nostro racconto ma non la storia dell'azienda, destinata a diventare un grande gruppo multiservizi con la fusione tra Aem e Asm."

 

 

Le sezioni della mostra

 

Un'impresa di uomini

Una selezione di fotografie inedite che documentano il lavoro, la filiera produttiva attraverso le categorie di lavoratori: operai, minatori, impiegati, elettricisti, tecnici, ingegneri, tutti protagonisti a vari livelli, da Milano all'Alta Valtellina. Le immagini abbracciano un arco temporale compreso tra la fondazione della municipalizzata Aem e la sua trasformazione, negli anni Ottanta, in azienda energetica. Restituiscono l'idea del mutare delle tecniche, del tempo e dei costumi, ma anche di come è stata percepita la presenza umana negli ambienti lavorativi: da semplice figurante e testimone dell'evoluzione della tecnica a vero protagonista della documentazione visiva.

 

Tra terra e cielo

La costruzione e la messa in opera delle linee di trasmissione ha rappresentato fin dalle prime applicazioni lo strumento per portare energia a lunghe distanze, un elemento di progresso e modernità, un atto di conquista dell'uomo sulla natura, in particolare montana. Queste immagini ripercorrono una breve storia delle linee di trasmissione progettate da Aem nel corso del Novecento, dalla prima linea pionieristica Grosotto-Milano (150 km, 65 kV) alla Grosio-Milano (130 km, 220 kV), allora la linea a doppia terna più alta al mondo (2.610 m).

 

La "famiglia Aem"

Dopo la fase del paternalismo di fabbrica di fine Ottocento, nel XX secolo il welfare aziendale conosce in Italia due fasi di forte crescita, durante il fascismo e negli anni del "miracolo economico", quando le opere sociali hanno la funzione di attenuare la conflittualità e le conseguenze del fordismo, e per aumentare la produttività, con forme di consenso e di collaborazione che rimandano al mito della "famiglia aziendale". Negli anni del secondo dopoguerra l'azione sociale degli imprenditori conosce altri orizzonti. Nel secondo dopoguerra l'Aem dà un forte impulso al suo welfare aziendale, quando è presidente Roberto Tremelloni. Nella sua prospettiva un'azienda moderna, soprattutto se pubblica, deve sempre contemplare degli interventi volti a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.

 

Le donne di Aem

Una serie di fotografie per rendere il giusto omaggio al ruolo avuto delle donne in azienda: impiegate, centraliniste, cuoche, dattilografe e segretarie. La compagine femminile in Aem, cresciuta progressivamente fino a raggiungere il 10% del totale dei dipendenti negli anni Ottanta, è presente addirittura prima della fondazione della municipalizzata, come testimonia l'assunzione nel 1908 nell'ufficio dell'impianto elettrico del Comune di Milano di Itala Aghemo Chilo, prima donna impiegata dell'azienda.

Ritenute indispensabili nei periodi di guerra, quando furono reclutate in massa con la formula di "personale femminile in sostituzione di personale maschile richiamato alle armi", nel secondo dopoguerra le lavoratrici progressivamente si specializzano, assumendo nuove mansioni operative.

 

La Fondazione Aem – Gruppo A2A

Costituita nel 2007, Fondazione Aem – Gruppo A2A ha tra i suoi scopi statutari «la salvaguardia e la valorizzazione della storia e della cultura aziendale di Aem», impegno fondamentale cui l'istituzione ha costantemente adempiuto attraverso interventi di riordino, mostre e pubblicazioni, e che continua ad assolvere con nuovi progetti di tutela e di promozione. 

 

L'energia del lavoro. Uomini e donne in Aem tra Milano e la Valtellina

Casa dell'Energia e dell'Ambiente, Piazza Po 3, Milano

Dal 23 ottobre al 23 dicembre 2014 – dal 7 gennaio al 30 gennaio 2015

Da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 17.30

Ingresso libero

fondazioneaem@a2a.eu; www.fondazioneaem.it

tel 02 77 20 39 35

 



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