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Ultime news sul mondo della Fotografia

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giovedì 26 giugno 2014

Il Gruppo PhotoBox supera la soglia dei 200 M€ di fatturato



Il Gruppo PhotoBox supera la soglia dei 200 M€ di fatturato e ottiene una linea di credito di 60 M€ per finanziare le sue prossime acquisizioni

- Accelerazione della crescita del fatturato del Gruppo (+18,8 % rispetto all'anno scorso) grazie soprattutto alle vendite sui dispositivi mobili, un fattore essenziale di crescita -
- Una linea di credito rinnovabile di quasi 60 milioni di euro su quattro anni, garantita da Barclays e RBS, destinata a finanziare future acquisizioni -
- Oltre 2 milioni di fotolibri venduti, il volume annuale più elevato mai raggiunto - 


26 giugno 2014 – Il Gruppo PhotoBox, nato in Francia nel 2000 e lanciato in Italia nel 2008, leader B2C europeo della personalizzazione su Internet e operante con i marchi PhotoBox, MoonpigPaperShaker e Sticky9, accelera la crescita del proprio fatturato: +18,8% nell'esercizio chiuso il 30 aprile 2014, rispetto a +13,3 % registrato nell'esercizio 2013.

Una solida performance finanziaria

·       208,8 M€, ossia + 18,8%, a fronte di +13,3% registrato nell'esercizio precedente; una prova del successo dei prodotti e regali personalizzati, in Italia e nel mondo;
·       Il margine lordo del Gruppo resta solido e si mantiene al 52%;
·       La redditività resta elevata nonostante una politica di reinvestimento volta alla crescita
·       I dispositivi mobili, fattori di crescita essenziale: triplicati gli ordini PhotoBox effettuati da un terminale mobile
·       La fedeltà dei nostri clienti è immutata: circa il 70% del fatturato proviene da riacquisti (68,4%)
·       Pubblicità in TV: per la prima volta in Italia a seguito del successo conseguito negli altri Paesi in cui l'azienda è presente, per sponsorizzare i prodotti di punta e l'uscita della nuova App;
·       Una notevole liquidità, con 25,4 milioni di euro di tesoreria netta proveniente dalla gestione operativa nel corso dell'esercizio

lunedì 23 giugno 2014

Decostruzioni: una mostra di iPhoneografia - Giovedì 3 luglio, Musée du Croco

Giovedì 3 luglio 2014, ore 19
Decostruzioni -:- Volume 1
personale di Nicola Bertoglio
Musée du Croco
via privata Cascia 6 - MI

L'epoca è quella dell'incessante riqualificazione urbanistica, dell'instancabile trasformazione del tessuto cittadino in una rete domotica e replicabile, dell'ininterrotta tensione delle abitazioni verso il cielo: Nicola Bertoglio invece corre sui binari della decostruzione strutturale ed architettonica. L'artista mette in campo una biunivoca relazione tra materiale e immateriale, tra concreto e digitale: il punto di partenza si trova nell'etere, nel mondo aereo e sconfinato dei social network, nello specifico nell'i-Phoneografia, nell'utilizzo di Instagram e nella relativa applicazione di filtri, ma si reincarna in una fisicità tangibile. Le immagini fotografiche scattate in mobilità infatti prendono corpo e stabilità su pannelli di alluminio Chromaluxe, materiale usuale alla cartellonistica pubblicitaria per la prima volta utilizzato da Nicola Bertoglio come strumento artistico.

La rappresentazione si impone nell'evanescenza dell'etere collocandosi in opere di forma quadrata, disposte in dittici, in trittici e in polittici, ad indicare aforismi, dialoghi con lo spettatore e racconti aperti e conclusi. Il richiamo alla fluttuazione perpetua delle immagini su internet, sui social network e sui sistemi di messaggistica mobile risiede con chiarezza nell'assenza di cornici, che permette alle opere di integrarsi in qualsiasi contesto.
Giovedì 3 luglio 2014 alle ore 19, nella cornice polivalente del Musée du Croco, prende vita, con un evento di vernissage dedicato alla cittadinanza, il volume 1 del percorso di decostruzione della poetica creativa di Nicola Bertoglio.


Nicola Bertoglio nasce a Cremona nel 1974. La passione per la fotografia è maturata lentamente nel corso di viaggi ed esperienze in giro per l'Italia e l'Europa.
Le foto di Nicola Bertoglio sono istanti di vita e di viaggio estrapolati e rielaborati con lo scopo di rappresentare una visione istintiva, emotiva e fantastica della realtà e di portare lo spettatore in una dimensione onirica e psicanalitica che nasce dall'inconscio dello stesso autore. Tra le varie personali e collettive nelle quali sono state esposte le sue opere, particolarmente rilevante la partecipazione alla mostra "In Contemporanea Porcari" (Lucca) di giugno 2014.

Musée du Croco è uno spazio espositivo inaugurato nel 2012 da Enzo Bollani a partire da un'idea di Lucio Dalla. Situato nello scenario avanguardista di via privata Cascia 6 (Milano), ospita artisti emergenti e idee innovative.

giovedì 19 giugno 2014

"Sulla fotografia e oltre". Presentazione libro


                                                                                                                                       
PaRDeS
Laboratorio di Ricerca D'Arte Contemporanea                                                      Concerto d'Arte Contemporanea
Via Miranese 42 – 30035 Mirano (VE)                                                                                  Associazione Culturale

Domenica 22  giugno 2014, ore 19,00

Presentazione del libro
Enrico Gusella
"Sulla fotografia e oltre"
(Allemandi Editore,  Collana "I Testimoni dell'Arte")

Intervengono:

Riccardo Caldura,  docente di Fenomenologia delle arti contemporanee
all' Accademia di Belle Arti di  Venezia
Enrico Gusella, autore del libro
PaRDeS – Laboratorio  di Ricerca d'arte  contemporanea
Via Miranese, 42 – Mirano (Venezia)

E' considerato uno dei più acuti studiosi della fotografia ma, anche, come ricorda Michele Smargiassi (da Repubblica.it), "curatore, critico e storico del medium". E' Enrico Gusella, " testimone dell'arte", autore del libro  "Sulla fotografia e oltre" (Allemandi Ed.), che sarà presentato domenica 22 giugno 2014, alle ore 19,00 da PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d'arte contemporanea a Mirano in provincia di Venezia (Via Miranese, 42) nell'ambito della mostra "Enèrgheia". Nell'occasione, oltre all'autore padovano, interverrà Riccardo Caldura docente di Fenomenologia delle arti contemporanee all'Accademia di Belle Arti a Venezia.
E  "Testimone dell'arte", Gusella lo è davvero, visto che in meno di tre mesi dall'uscita del suo libro,  ben quindici sono state le presentazioni che si sono svolte nei luoghi deputati dell'arte e della cultura del nostro Paese: dall'anteprima di Venezia (Casa dei Tre Oci) a Ferrara (Complesso Monumentale di San Paolo), da Verona (Sala Farinati della Biblioteca Civica) a Merano (Kunst Merano Arte), passando per Bassano del Grappa (Libreria di Palazzo Roberti), Portogruaro, Brescia (Libreria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), Treviso (Ca' dei Ricchi), Mestre (Centro Culturale Candiani), Vicenza (Libreria Galla), Rovigo (Accademia dei Concordi), Milano (Armani Libri ), MIA Fair, Roma (s.t. Foto libreria galleria), Piacenza (Galleria Ricci Oddi), al MART  di Rovereto,  per approdare ora a PaRDeS a Mirano in provincia di Venezia.
Gusella in questo suo suggestivo volume, che lo stesso Smargiassi ha definito  „un mosaico di saggi  su  autori, tendenze, mostre, collezioni, eventi; la mappa di un percorso di lungo passo sulla scena della fotografia italiana e transitata in Italia, ovvero una fotografia della fotografia in un album di 'istantanee' professionali",  esplora la vita e l'opera di alcuni tra i fotografi che più hanno contribuito a rendere interessante e compiuta l'arte fotografica nel nostro tempo.
Attento interprete dell'opera degli artisti selezionati, Gusella scandaglia nella sua analisi discipline e generi a cui questi creativi sono legati, fornendoci una panoramica approfondita sia della loro poetica che del loro modo di intendere il mezzo fotografico. L'intento è quello di delineare una sorta di geografia della narrazione fotografica e approfondire le visioni più interessanti di quegli interpreti del reale che hanno scelto di mettere in campo visioni proprie e singolari pur servendosi di un medium mimetico e appartenente all'epoca della riproducibilità tecnica come la fotografia.
L'ampia analisi dell'autore si articola in otto capitoli, ognuno dei quali ricomprende una serie di saggi dedicati a fotografi di fama internazionale."Sulla fotografia e oltre" si apre con un'intervista a Mimmo Jodice e al suo modo speciale dell'autore di percepire la sua città natale, Napoli. Prosegue con una prima grande sezione denominata "Paesaggi", che tra i tanti comprende testi dedicati a grandi fotografi italiani quali Gabriele Basilico, Elio Ciol, Giovanni Chiaramonte, Vittorio Storaro, ma anche riflessioni sulla fotografia di paesaggio che toccano alcuni luoghi attraverso i loro maggiori interpreti: così la Parigi di Robert Doisneau, le strade del jazz di Pino Ninfa, "Roma-Pompei" di Gianni Berengo Gardin e Aurelio Amendola, Walter Niedermayr, "Tra presenza e assenza",  o il bassanese Cesare Gerolimetto con le sue vedute aeree sulle città e i suoi paesaggi alpini.
Il percorso prosegue con il capitolo dedicato al "Reportage". Qui, tra gli altri, sono i luoghi e le storie di Gianni Berengo Gardin, Enrico Bossan e Davide Ferrario. La terza sezione è dedicata al tema dei "Corpi", dove ritroviamo, tra gli altri, i saggi dedicati a Helmut Newton, a Nan Goldin e Cindy Sherman, a Stanley Kubrick, a Spencer Tunick e David LaChapelle. Il testo continua con la sezione "Astrazioni", approfondendo la poetica di grandi artisti quali Man Ray, Mario Schifano, Leo Matiz, e di grandi testimoni della contemporaneità quali Thomas Ruff, Roni Horn, Douglas Gordon.
A conclusione dell'ampio excursus due capitoli affrontano le ricerche specifiche su Diego Valeri, e il tema del collezionismo attraverso la Fondazione di Venezia con il famoso Archivio Italo Zannier,  e la collezione Mario Trevisan.

Manuela De Leonardis (Exibart) ha scritto: "Sulla fotografia e oltre è un attraversamento, o meglio un percorso narrativo tra immagini e parole che delineano una mappatura della fotografia del Novecento e del primo decennio del nuovo millennio con uno sguardo al passato (Nadar) e un slancio al presente, soprattutto italiano".

Dal canto suo, Michele Smargiassi (Repubblica.it) afferma che il volume è "un mosaico di saggi brevi, autori tendenze mostre collezioni occasioni eventi; mappa di un percorso di lungo passo sulla scena della fotografia italiana e transitata in Italia. Una fotografia della fotografia, in un album di "istantanee"  professionali".

Gigi Bortoli (Alto Adige) sottolinea che "Gusella fornisce una panoramica approfondita sia della poetica dei diversi fotografi", che del loro modo di intendere il mezzo fotografico.

Nicoletta Martelletto (Il Giornale di Vicenza) ricorda che nell'analisi di Gusella è presente "una  visione contemporanea che affonda le radici nella tradizione della foto di fine Ottocento, e spazia da Nadar a Roni Horn, intersecando spesso la fotografia con altre espressioni artistiche e più spesso ancora con la poesia".

Anita Loriana Ronchi (Il Giornale di Brescia) sottolinea in una recente intervista a Gusella un passaggio chiave dell'analisi fotografica. Infatti, parafrasando il linguista russo Roman Jakobson che  nei Saggi di linguistica generale poneva il seguente quesito, ovvero "Che cosa fa di un messaggio verbale un'opera d'arte", allo stesso modo Gusella pone il problema su "Che cosa fa di un testo un'importante fotografia".

Il volume, presentato in anteprima nazionale a Venezia alla Casa dei Tre Oci, è pubblicato da Allemandi Editore, e fa parte della Collana "I Testimoni dell'Arte" che annovera storici e critici di fama internazionale come Angela Vettese, Tom Wolfe, Louisa Buck, Judith Greer, Manuel Gualandi, Giorgio Guglielmino e Alessandra Ruffino.

                         
Enrico Gusella, critico e storico delle arti, è curatore e ideatore di mostre. È stato professore a contratto per l'insegnamento di Storia della Fotografia e delle Arti Visive all'Università Ca' Foscari di Venezia; cultore della materia per l'insegnamento di Storia dell'Arte moderna all'Università di Verona, ed è membro del «LISaV» - Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia.
Ha curato oltre 250 mostre tra le quali «Mimmo Jodice»; «Eugene Smith»; «Tina Modotti»; «Vittorio Storaro»; «Gianni Berengo Gardin»; «Mario Giacomelli»; «Giovanni Chiaramonte»; «Giovanni Umicini»; «Passaggi a Nord Est»; «Albert Steiner»; «Buby Durini for Joseph Beuys»; «Douglas Kirkland»; «Dieci fotografi d'oro». Ideatore del Centro nazionale di fotografia del Comune di Padova, e di convegni sulle arti visive: Il Fotogiornalismo contemporaneo; Dell'imperfezione; Del Senso; La camera oscura. Storia ed estetica della fotografia; Wim Wenders. L'occhio in movimento.
Si occupa di semiotiche, culture della Pubblica Amministrazione, storia dell'architettura e poetiche del paesaggio. Giornalista-pubblicista, già collaboratore dei quotidiani «Il Sole 24 Ore», «La Repubblica» (redazione di Napoli), «Il mattino di Padova», «L'Adige». Collabora alle pagine culturali de «Il Giornale di Vicenza».

Presentazione libro:       Enrico Gusella "Sulla fotografia e oltre" (Allemandi Ed.)

Data:                                  22 giugno 2014, ore 19.00

Luogo:                               PaRDeS, Mirano (Via Miranese, 42)

L'evento si colloca nell'ambito dell'esposizione ἐνέργεια Enèrgheia. Cariche e flussi artistici di energie alternative, a cura di Maria Luisa Trevisan, a PaRDeS a Mirano, via Miranese 42 inaugurata domenica 25 maggio e aperta fino al 9 novembre con pausa estiva dal 14 luglio al 13 settembre. Dove sono esposte opere di Bruno Baldari, Ariela Böhm, Andrea Buti, Alessandro Cadamuro, Françoise Calcagno, Alessandro Cardinale, Sonia Casari, Franco Cimitan, Franco Corrocher, Saul Costa, Franco Costalonga, Nadia Costantini, Alberto Di Fabio, Pablo Echaurren, Stefania Fabrizi, Fabiola Faidiga, Dorit Feldman,  Roberto Fontanella, Catalina Gonzalez, Cristina Gori, Bobo Ivancich de La Torriente, Abdallah Khaled, Enrico Lomaestro, Anna Lorenzini, Sirio Luginbühl, Augusto Mia Battaglia, Roberto Marconato, Loreto Martina, Hertha Miessner, Elvino Motti, Giorgio Nalon, Hermann Nitsch, Pain Azyme, Aldo Pallaro, Paolo Patelli, Günter Pusch, Tobia Ravà, Ana Maria Reque, Raffaele Rossi, Miljenka Šepic, Hana Silberstein, Annamaria Targher, Erika Trojer, Cesare Vignato, Luigi Viola, Carla Viparelli Ricordiamo che da mercoledì 11 giugno è aperta anche la sezione veneziana della mostra ἐνέργεια con opere di Bruno Baldari, Alessandro Cadamuro, Françoise Calcagno, Franco Cimitan, Saul Costa, Franco Costalonga, Nadia Costantini, Stefania Fabrizi, Catalina Gonzalez, Dorit Feldman, Abdallah Khaled, Enrico Lomaestro, Augusto Mia Battaglia, Pain Azyme, Tobia Ravà, Miljenka Šepic, Hana Silberstein, Cesare Vignato, Carla Viparelli. L'energia è un argomento di scottante attualità e ci riguarda tutti, dal momento che le risorse non sono infinite e l'energia è sempre più preziosa. E' forse il vero e più grande problema che la contemporaneità è chiamata a risolvere e perciò sempre più spesso siamo invitati a risparmiare energia attraverso iniziative pubbliche che coinvolgono anche l'arte. Enèrgheia è un termine greco,  ἐνέργεια, composto da "en", particella intensiva, ed "ergon", capacità di agire. Questa parola è stata introdotta da Aristotele in ambito filosofico per distinguere la "dynamis" (δύναμις), la possibilità, la "potenza" propria della materia informe, dalla reale capacità (ἐνέργεια) di far assumere in atto, realtà formale alle cose. Gli artisti invitati hanno interpretato l'argomento in maniera diversa ma non così differente da come erano le premesse in quanto la maggior parte di essi ha ricercato l'energia nella natura, nei quattro elementi, nel corpo umano e nel pensiero dell'uomo secondo coscienza, vale a dire anche a seconda dell'urgenza della problematica percepita o dell'avvertimento di pericolo per sé come essere vivente su questo pianeta.

Sono inoltre previsti i seguenti eventi:

Domenica 29 giugno 18.30 Letture drammatizzate da "Gli Asolani" di Pietro Bembo. Ideazione e libero adattamento di Donatella Tambini.
Domenica 6 luglio 21.00 Enzo Moretto "Il destino del mondo attraverso le ali delle farfalle", conferenza
Giovedì 10 luglio ore 18 Alessandro Marzo Magno Il genio del gusto. Come mangiare italiano ha conquistato il mondo", Garzanti 2014 Presentazione del libro con interventi dell'autore.
Mercoledì 17 settembre 18.30 "Letture da Marguerite Yourcenar" a cura della Compagnia delle Smirne.
Domenica 21 settembre 16.30-18.30 "Energize your-self... con la pura energia universale" a cura di Sahaja Yoga Veneto
Domenica 28 settembre ore 18 "Guido Cingano Ensamble". Classic sound diretto da Guido Cingano
Domenica 5 ottobre ore 18 Alberto Princis, I lari del seminario (poesie per un teatro scritte in vacanza da un giovane seminarista di fine secolo, bocciato di recente in antropologia), ultimo volume di versi del poeta e scrittore goriziano Alberto Princis, edito dalla Ibiskos Editrice Risolo.
Sabato 11 ottobre  PaRDeS aderisce alla X Giornata del Contemportaneo promossa da Amaci
Domenica 12 ottobre ore 16.30 Anna Cassarino presentazione del libro Acqua, Aria, Terra e Fuoco. Energie del mondo, 2012 "A  scuola dagli alberi".
Domenica 19 ottobre ore 16.30 L'energia delle parole e della musica. Incontro di consulenza filosofica con Anna Maria Corradini e musica jazz con "Ombre rosse".

Altri eventi in corso di programmazione
Video e corti presentati da Sirio Luginbühl. Cinema e Video Indipendente – Padova Underground e sperimentazione filmica.
Ingresso gratuito.

All'Art Factory di Tobia Ravà, Fondamenta dell'Arzere, Dorsoduro 2324 – Venezia da mercoledì a domenica dalle 16.00 -19.30 (in altri orari telefonare al 3457830244)

A PaRDeS via Miranese 42 – Mirano: visite, incontri e workshop su prenotazione da mercoledì a domenica dalle ore 15 alle 19.

Concerto d'Arte Contemporanea e PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea
via Miranese 42, 30035 Mirano (VE) tel./fax  041/5728366 cell. 349 1240891; www.artepardes.it; www.artrepardes.orgwww.tobiarava.com; www.concertodartecotemporanea.org; (anche su Facebook, Google+, My space e Twitter: ArtePaRDeS); e-mail: cartec@alice.it; tobiarava@libero.it

lunedì 16 giugno 2014

Dance&Pop: anteprima mostra fotografica di Luca Bacci, 17 giugno@ Peacock Viale Certosa 131



DANCE&POP

MOSTRA FOTOGRAFICA PERSONALE

LUCA BACCI PHOTOGRAPHER



Il tema della danza è caro all'artista ed è stato da lui affrontato a più riprese nel corso degli anni.
In mostra una selezione di scatti che rappresentano in modo convincente l'unione di due anime , quella pop e quella classica come si può vedere in una delle opere esposte : "Grand Jeté", scatto che è stato successivamente lavorato con resine, smalti e acrilici dalla pop artist Ludmilla Radchenko con la  quale ha già collaborato nel gennaio del 2013 dando vita ad un connubio artistico che mixa l'arte fotografica a quella pittorica e  moderna della pop art.

In questi scatti in mostra il fotografo  ha colto  la plasticità dei corpi su fondo nero e ha dato risalto alle forme del movimento astraendosi dal concetto del loro contesto come nel caso di "Violoncello" dove si legano il rapporto tra la forma classica e l'eleganza dello strumento musicale.

Dance&Pop è un pre-amption della personale che si terrà in autunno 2014.


Su Invito

domenica 15 giugno 2014

Vernissage "A Moment. Master Photographers: Portraits by Michael Somoroff"- domenica 15 giugno ore 11.15, Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV)



giovedì 12 giugno 2014

Vernissage "A occhi chiusi. Bergantini / Sandri / Tranchina", sabato ore 18.30 Casa Robegan, Treviso


 

 




I contest di paesaggio.it


ACMA Centro Italiano di Architettura, tramite il portale paesaggio.it, organizza dei contest fotografici con la finalità di arricchire il dibattito sul paesaggio declinando diversi suoi aspetti attraverso il mezzo fotografico.

Visita la pagina: http://paesaggio.it/contest/

lunedì 9 giugno 2014

F4 / UN'IDEA DI FOTOGRAFIA - programma quarta edizione



Dance&Pop: anteprima mostra fotografica di Luca Bacci, 17 giugno@ Peackock Viale Certosa 131

La mostra è un pre-amption della personale che si terrà il prossimo autunno.

Su Invito

Press Info: 

Alessandra Praudi 
3486067818​







mercoledì 4 giugno 2014

Fondo Malerba per la fotografia: mostra 5-19 giugno 2014

Urban Center Milano e Fondo Malerba per la fotografia sono lieti di presentare la mostra fotografica dal titolo

DALLA MIA FINESTRA GUARDO E VEDO MILANO
a cura di Roberto Mutti

5 - 19 giugno 2014
Urban Center Milano - Galleria Vittorio Emanuele II

L'esposizione rientra nel contesto del Photofestival 2014 Milano Capitale della fotografia
www.photofestival.it

INAUGURAZIONE
Giovedì 5 giugno 2014 ore 18

Orario di apertura della mostra
dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 18 continuato
Ingresso libero

Invito scaricabile al link
http://allegati.comune.milano.it/urbancenter/invito/2014/finestra-milano.pdf

Scopri il progetto su
www.fondomalerba.org

Fotografare un matrimonio richiede la giusta attrezzatura

Fotografare un matrimonio può sembrare semplice all’apparenza ma, oltre alla teoria e all’esperienza necessaria, occorre un’attrezzatura all’altezza dei grandi risultati che solo un fotografo matrimonio professionista può garantire. Per l’occasione diamo la parola ai fotografi matrimonialisti di Qualcosa di Blu Wedding Photography.

La fotocamera reflex

Prima di tutto dobbiamo attrezzarci con una macchina fotografica reflex, preferibilmente una Full Frame (formato pieno): Canon, Nikon, Sony…non c’è differenza se non un gusto soggettivo e/o un’abitudine di utilizzo che si protrae da anni.

Da anni utilizziamo Nikon con grande soddisfazione, anche se nel nostro caso conta moltissimo il fatto che disponiamo di un corredo di obiettivi e accessori fotografici Nikon da molti anni.

Le impostazioni di una reflex per il matrimonio

Le impostazioni da utilizzare su una reflex per scattare un matrimonio sono molteplici. Noi preferiamo utilizzare la priorità di diaframma, lasciando alla reflex il compito di stabilire il tempo di scatto giusto per evitare il mosso.
Considerando che:
  1. gli sposi non amano affatto stare in posa ore ed ore;
  2. la maggior parte delle “scene” che si presentano davanti agli occhi di chi fotografa un matrimonio cambiano velocemente;
riteniamo che questa impostazione (a priorità di diaframma) sia la più pratica e quella che mette al riparo il fotografo da eventuali problematiche.
Personalmente non disdegniamo nemmeno la modalità manuale, lasciandola però a tutti quei momenti che non richiedono velocità di azione.

Perché consigliamo di utilizzare una reflex Full Frame? Semplice, grazie alla bontà e alla grandezza dei sensori Full Frame possiamo spingerci a sensibilità estreme (ISO) senza perdita di qualità, arrivando a dimenticarsi dell’esistenza del flash. Si’ lo ammettiamo, anche noi durante uno degli ultimi matrimoni ci siamo spinti oltre la soglia dei 12.800 ISO! Il risultato? Una stampa nitida, dei colori bellissimi e sposi strafelici!

Obiettivi fotografici per matrimonio

Ogni fotografo di matrimonio è innamorato delle proprie lenti ma ne ha sempre una preferita. Nel nostro caso, in realtà, gli obiettivi fotografici che preferiamo sono ben tre, tutti obiettivi fissi e molto luminosi. Anche sul noto social network Google plus ci sono tante discussioni in merito a quale obiettivo Nikon acquistare per fotografare un matrimonio.

14mm f2.8

Una garanzia in termini di qualità e resa dell’immagine. Sarebbe impensabile fotografare un matrimonio senza questa focale. Per noi che alterniamo la stile fotografico reportage al posato è una lente della quale non possiamo fare a meno, non a caso utilizziamo questa focale per buona parte degli scatti matrimoniali di “azione” e reportage.

50mm f1.4

Ritratti degli sposi, dettagli del bouquet e mille altre fotografie si potrebbero scattare con questa lente magica. Una focale con la quale, senza scherzi, sarebbe possibile fotografare il 90% di un matrimonio. Nitidezza, versatilità e resa dei colori sono i tre elementi chiave che rendono questa lente una delle nostre preferite.

85 mm f1.4

La focale per eccellenza per i ritratti degli sposi e per gli scatti rubati. Abbinate una reflex Full Frame a quest’ottica e ne vedrete delle belle. Velocità, apertura estrema e qualità dell’ immagine: con alti valori ISO e un’apertura che arriva a f1.4 potrete lasciare il flash a casa.

Ultimi, ma non per importanza, gli zoom o “tuttofare” come il classico 24-70mm che tuttora è una delle lenti preferite da tanti fotografi di matrimonio. Non ce ne vogliano i fotografi di cerimonia che utilizzano gli zoom ma noi preferiamo le ottiche fisse!

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